TREVISOLAICA che ovviamente è una Treviso PIU’ Europa, con (speriamo) più laici, più socialisti, più liberali, più radicali…


13-14 APRILE. VOTA LISTA SBARRA. DAI LA PREFERENZA A BRUNO MARTELLONE
9 aprile, 2008, 9:35 PM
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Patto laico per l’Italia. I punti sono 7.
9 aprile, 2008, 6:17 PM
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Un ‘Patto laico’ in sette punti. Lo propone Enrico Boselli, a tutti i parlamentari e le forze politiche disponibili, ma in particolare ai candidati premier, in primis a Fausto Bertinotti e Walter Veltroni, per impegnarsi fin da subito perché nella prossima legislatura si possa finalmente dare vita a quelle riforme a costo zero che possono portare l’Italia allo stesso livello degli altri Paesi europei nel campo delle libertà e dei diritti civili.
Il documento, è stato illustrato nel corso di una Conferenza stampa a Roma. Presenti Gavino Angius, Roberto Villetti e Franco Grillini, candidato sindaco per Roma. “I diritti ha detto Boselli – valgono molto ma costano poco” e sono “oggetto di una forte campagna contraria” e “temiamo verranno messi in discussione nella prossima legislatura”.
“Bertinotti – ha aggiunto – ci ha rivolto un appello per un patto sulla laicita’ dopo le elezioni, facciamolo subito. Infine, a quattro giorni dal voto e’ importante capire cosa pensa il Pd della laicita’”. “In Italia c’e’ il rischio concreto di una dittatura clericale”. Ha affermato Franco Grillini, intervenendo alla conferenza stampa. “Da un lato c’e’ la destra clerico-fascista peggiore d’Europa- spiega Grillini- che non solo sposa in toto la ragioni di una Chiesa che pretende di trasformare il reato in peccato, ma fa in modo che in Parlamento non passi uno spillo di norme sgradite Oltretevere”. Sul fronte opposto, poi, secondo l’esponente socialista le cose non vanno affatto meglio: “Il Pd- dice Grillini- si appresta a far eleggere 120 parlamentari cattolici, la maggior parte dei quali integralisti: non esiste alcun partito al mondo- prosegue Grillini alludendo alla senatrice Binetti- che elegga signore con il cilicio e membri dell’Opus dei”. La scenario prospettato da Grillini, dunque, e’ un quadro in cui “che vinca il Pd o il Pdl, in questo Paese non cambiera’ nulla riguardo le liberta’ e i diritti civili, perche’ 120 parlamentari del Pd si troveranno sistematicamente a votare con la destra contro ogni norma che non piaccia al Vaticano”. Al patto laico è già arrivata l’adesione di Cesare Salvi e di Paolo Cento per Sinistra arcobaleno.

Di seguito il testo del “patto”.

Patto laico

La difesa della laicità dello Stato è fondamentale per la democrazie e per estendere la libertà e le libertà. Essere laico non equivale a essere non credente, ma significa essere rispettosi delle diverse fedi religiose e concezioni filosofiche come dei differenti orientamenti sessuali, contrastando qualsiasi discriminazione e qualsiasi privilegio. Noi c’impegniamo nel Parlamento che verrà eletto il 13 aprile a difendere le conquiste già realizzate e a presentare e sostenere un insieme di proposte di legge per l’ampliamento dei diritti civili e per l’affermazione dei principi di laicità:
1) Divorzio breve – Divorzio breve per le coppie matrimoniali che non hanno figli e in generale semplificazione delle pratiche legali e riduzione dei costi e dei tempi; maggiori tutele per i figli e le figlie dei divorziati;
2) Unioni civili – Riconoscimento delle coppie di fatto attraverso l’istituzione delle unioni civili secondo il modello dei PACS in Francia; parità di diritti alle coppie dello stesso sesso rispetto alle coppie e alle famiglie tradizionali, dando applicazione alla risoluzione del Parlamento europeo del 16 marzo 2000; cambio anagrafico del sesso; nuova legge contro le discriminazioni sessuali.
3) Libertà di ricerca e procreazione assistita – Revisione della legge 40 per estendere la libertà della ricerca e avere regole sulla procreazione assistita sul modello britannico;
4) Testamento biologico – Legalizzazione, regolamentazione e controllo della somministrazione nei casi terminali di farmaci contro il dolore e interruzione nel mantenimento artificiale in vita nei casi di coma profondo e irreversibile: la scelta deve essere indicata in un apposito testamento da prevedere per ogni cittadina ed ogni cittadino;
5) Anticoncezionali e pillola del giorno dopo – Promozione di una campagna d’informazione e di educazione sull’uso degli anticoncezionali, a partire dalle scuole, per ridurre le pratiche abortive e i rischi di contagio di gravi malattie; diffusione gratuita dei profilattici; facilitazione nella prescrizione della pillola del giorno dopo, verso cui non può essere fatta valere alcuna obiezione di coscienza;
6) Maternità consapevole – Difesa del diritto della donna a una maternità consapevole; contrasto di qualsiasi interpretazione restrittiva della legge 194 che ne comporti di fatto qualsiasi svuotamento; garantire l’uso della pillola RSU486 nell’ambito delle strutture ospedaliere;
7) Adozioni – Modifica della legge per permettere le adozioni anche alle monofamiglie I sottoscrittori del “Patto per la laicità” s’impegnano a sostenere la costruzione di un Coordinamento Intergruppo nel nuovo Parlamento per realizzarne i



Rasmussen, Papandreu, Baron Crespo e Schutz: votate partito socialista.
9 aprile, 2008, 6:15 PM
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“Dovete votare il partito socialista. Voglio dirvi che conosco Boselli e voglio salutare Enrico. Voglio dirvi che é un vero leader, un leader capace che ha le idee e la visione per portare l’Italia nella direzione giusta”. Lo afferma il presidente del Pse Poul Rasmussen in un videomessaggio, inviato Enrico Boselli, candidato premier del Partito socialista. “E’ un momento molto importante per il partito socialista, per l’Italia e per l’Europa – prosegue Rasmussen – . Quando prenderete la vostra decisione per eleggere un nuovo governo, una nuova maggioranza all’interno del Parlamento italiano, prendete una decisione molto importante per decidere la direzione dove l’Italia deve andare”.
“Il mio consiglio é di pensare come in un futuro l’Italia possa diventare più solidale e un paese in cui tutti possano avere opportunità e dove l’Italia possa tornare a giocare un ruolo importante in Europa. Io ho bisogno di voi. Il PSE ha bisogno che il partito socialista sia un partito forte. Abbiamo bisogno dell’Italia nel tavolo delle decisioni. Fate la vostra scelta,- conclude – fate la scelta giusta, scegliete la sinistra, scegliete il Partito socialista”.
Anche il presidente dell’Internazionale socialista George Papandreu ha invitato a votare per il Ps. “Votate per Enrico Boselli,- ha detto – un uomo integro, coerente nei valori e negli ideali, in Italia, a Bruxelles e nel mondo”.
Videomessaggi di auguri e di sostegno sono arrivati anche dal capogruppo del Pse Martin Schulz e dal capogruppo del Psoe al Parlamento europeo Enrique Baron Crespo. “Quello di cui hanno bisogno gli europei – ha detto Schulz – é un’Italia a favore dell’Europa e abbiamo bisogno di una leadership socialista. Ecco perché abbiamo bisogno del massimo dei vostri voti per le vostre liste per il vostro partito e penso che i miei amici e i miei colleghi che siedono con me nel mio gruppo stiano tutti lottando per gli stessi obiettivi che voi state perseguendo in Italia in questa campagna elettorale”.
“Voglio esprimere a nome dei compagni e compagne socialisti spagnoli, – ha affermato Baron Crespo – il nostro sostegno ai socialisti italiani per una lotta per un’Italia progressista, di una Italia nella quale il socialismo giochi un ruolo trainante anche per la costruzione europea”.



7 aprile, 2008, 9:32 PM
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 PARTITO SOCIALISTA – TREVISO

LISTA SBARRA – TREVISO PIU’ EUROPA 

 

invitano ad un incontro sul tema

 

I SERVIZI PUBBLICI LOCALI

E LE SOCIETÀ PARTECIPATE

mercoledì 9 aprile 2008 ore 17,00

Spazi Bomben per la cultura – via Cornarotta 7, Treviso

 

Coordina:

BRUNO MARTELLONE

 

Introduce:

GIANFRANCO PERULLI, docente Diritto amministrativo Università IUAV Venezia

 

Intervengono:

GIGI CALESSOAssociazione un’Altra Treviso

GIAMPAOLO SBARRACandidato Sindaco Treviso più Europa

Cipviaterraglio



VOTA SBARRA! ISTRUZIONI PER LA TRUPPA
5 aprile, 2008, 2:05 PM
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RICORDIAMOCI CHE pro memoria per la truppa

ù        I voti si “catturano” uno per uno. Le percentuali non c’interessano. C’interesssano le persone che ci votano.

ù        Noi andremo al ballottaggio. Cioè arriveremo primi o secondi al primo turno. E a quel punto è certo che vinciamo anche al secondo turno. Matematico.

ù        E se non andiamo al ballottaggio? Pazienza! Sarà per la prossima. Vorrà dire che andiamo in Consiglio comunale per fare altri 5 anni di magnifica opposizione. In questo caso è meglio farlo con più consiglieri comunali possibile del nostro gruppo. Anche perché: ve li vedete Rosi o Camolei a fare l’opposizione?

ù        Come si fa a fare tanti consiglieri (d’opposizione)? Prendendo tanti voti di lista. Il numero dei consiglieri viene attribuito, infatti, in base ai voti di lista, non in base ai voti dati al Candidato sindaco. Per esempio: se Giampaolo Sbarra prende 15mila voti, ma la lista ne prende 10mila, è su quest’ultimo numero che si calcolano i consiglieri.

ù        Ricordiamo che: la croce sul nome del sindaco non vale per la lista, mentre la croce sul simbolo della lista vale automaticamente anche per il sindaco. Poiché alla fine i conti per noi si faranno sui voti attribuiti alla lista, per non farla troppo complicata, raccomandiamo ai nostri elettori di mettere la croce sul simbolo di lista

ù        Quanti voti occorrono per fare un Consigliere (d’opposizione)? Se vanno a votare tanti elettori quanti alle politiche del 2006 (55mila su 65mila votanti) considerato che PDL e Lega quella volta fecero circa 25mila voti, per fare un consigliere sarà necessario prendere almeno 1875 voti (30mila :16). per farne due 3750…dunque: è dura, ragazzi! Anche perché…

ù        Spieghiamo bene che non c’è nessun automatismo tra il voto alle politiche e quello alle amministrative. Socialisti e radicali hanno deciso di appoggiarci esplicitamente è appoggiata, ma la lista Sbarra non è una lista di partito. La lista Sbarra è una lista trasversale. Se qualcuno ti dice che alle politiche vota PD, o Sinistra Arcobaleno o Italia Valori (o PDL, UDC o Lega) non c’è problema: ricordagli che nella lista Sbarra ci sono persone che come lui votano PD, o Sinistra Arcobaleno o Italia Valori…

ù        “Treviso più Europa”, “Viva Treviso Viva”, “Un’altra Treviso”, “Camolei Per Treviso”, “Treviso città mia”….quanti nomi. La gente rischia di far confusione. Cerchiamo di non aumentarla”  Per ricordarsi, l’elettore deve imprimersi nella memoria “Lista Sbarra”… Il nome Sbarra è segnato sulla scheda, ed è ripreso sul simbolo. Sbarra…Sbarra…Sbarra…Li dobbiamo picchiare in testa!

ù        Dopo aver convinto l’elettore a votare Lista Sbarra, mostragli il simbolo che se lo ricordi bene, lasciagli un volantino, un santino, un  promemoria!

ù        La campagna elettorale finisce venerdì sera. Partecipiamo alla conclusione della campagna elettorale in Piazza. Se ci vedono in tanti, lasceremo la sensazione a chi vede che stiamo vincendo

ù        Anzi: la campagna elettorale non finisce venerdì sera. Continua sabato, domenica e lunedì fino all’ultimo. Da sabato mattina attacchiamoci al telefono. Mandiamo SMS. Mandiamo Emails. Prepariamoci prima un elenco di numeri da chiamare e di indirizzi di posta elettronica. Ognuno s’impegni a contattare almeno 20 elettori. E il giorno delle elezioni stiamo pure a chiacchierare al seggio, che ci vedano!

Buon lavoro!

By https://trevisolaica.wordpress.com



SABATO 5 APRILE ORE 17 – SBARRA E PANNELLA (lui in persona!) IN PIAZZA DEI SIGNORI
31 marzo, 2008, 1:22 PM
Filed under: Sbarra, Senza Categoria, treviso più europa

sbarrapannella.jpg

SABATO 5 APRILE ORE 17,00

TREVISO – PIAZZA DEI SIGNORI

comizio

GIAMPAOLO SBARRA

candidato Sindaco

MARCO PANNELLA

lui in persona

vota lista Sbarra – Treviso Più Europa

 

 



Domenica 30 marzo ore 17 – Comizio Intini e Sbarra

  DOMENICA  30 marzo, ore 17 – PIAZZA DEI SIGNORI TREVISO

COMIZIO CON

UGO INTINI

Viceministro degli esteri – capolista socialista Camera Veneto 2

GIAMPAOLO SBARRA

candidato a Sindaco di Treviso “Treviso più Europa”

Con la presenza dei Candidati socialisti alla Camera ed al Senato



EMBE’ ?
28 marzo, 2008, 5:31 PM
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(ANSA) – ROMA, 28 MAR – Walter Veltroni non sara’ ospite domenica 30 marzo a ‘In 1/2 ora’, il programma di Lucia Annunziata in onda su Raitre alle 14:30. A quanto si apprende, si e’ arrivati a questa decisione dopo che Silvio Berlusconi, questa mattina, ha reso nota la sua indisponibilita’ a partecipare alla puntata del programma di domenica 6 aprile.


TURCI: CHI PENSA ALLE 270.000 FAMIGLIE ITALIANE?
17 marzo, 2008, 4:46 PM
Filed under: Senza Categoria

“Duecentosettantamila famiglie italiane chiedono di regolarizzare il rapporto di lavoro con le badanti extra comunitarie che le assistono, lavorando nelle loro case in condizioni di clandestinità e illegalità. Noi socialisti – afferma Lanfranco Turci –  appoggiamo questa richiesta e proponiamo che si riapra subito il decreto  flussi. Vogliamo dare sicurezza e legalità a queste famiglie italiane e dignità al lavoro di quei cittadini extra comunitari la cui attività è preziosa per tante persone anziane e non autosufficienti. In questa campagna elettorale Veltroni e Berlusconi gareggiano in demagogia sulle politiche familiari. Perché non cominciare da questo piccolo passo – conclude il deputato socialista –  che non costerebbe un euro allo Stato e anzi consentirebbe di incassare centinaia di  milioni per il fisco e la previdenza sociale?”.



Il ridolino della faina e il sorriso di Sbarra.
15 marzo, 2008, 7:06 PM
Filed under: diario dell'avventura, Sbarra, Senza Categoria, treviso più europa

sbarrasorriso.jpgStamattina sfogliando i giornali m’ero un po’ arrabbiato. Ma come si permettono? “La lista del sorriso”, così hanno avuto il coraggio di presentarla. Quella che nel simbolo ha i bimbi a manina. Un simbolo inodore insapore indolore. “Mi me par roba da pedofili”, commentava sere fa, forse un po’ greve ma sincero, un vecio compagno, di quelli che ancora  “falcemartel e bandierarossa, ma vivadio (o qualcosa di simile: ndr) democristian no che mi non mòre!”.   Ma come si fa a non capirlo, anche da lontano? Sorriso quello lì? A me sembra piuttosto il ridolino della faina che si vede la porta del pollaio aperta proprio mentre passava di lì.  Quello di  Giampaolo è un’altra cosa:  “il sorriso di un uomo esperto ed intelligente, che è anche un ragazzo sbarazzino e innocente. Un laico realista e disincantato, ma che non ha smesso di appassionarsi. Con quel sorriso Sbarra ha già vinto”. Così scrivevo in questo blog il 27 ottobre 2007. Senza trucco e senza inganno, aggiungo oggi.



Ossimoro n. 5 – Libero amore
11 marzo, 2008, 7:03 PM
Filed under: bruno martellone, cuore, Senza Categoria

cuore.jpgcuore.jpgcuore.jpg 

D’impercettibili nascoste novità

S’alimenta Amore coniugale

Passione muore quando ovvietà

S’insinua nella guerra sessuale 

L’uno nel rito consueto trova ragioni

Per mutare rimanendo uguale

Per l’altra è vita un desiderio irrituale

Di rovinosi strappi e ribellioni.



Venezia, clandestina ha rischiato la vita per un’anziana. Chiesta la protezione umanitaria
9 marzo, 2008, 4:39 PM
Filed under: Senza Categoria
«Non espellete l’eroica badante»
Venezia si mobilita per la badante moldava che ha rischiato la vita per salvare due anziani coniugi intossicati da una fuga di gas. Clandestina, ora potrebbe essere espulsa, ma a fronte delle attestazioni di solidarietà si è mosso anche il governo. Il sottosegretario all’Interno, Marcella Lucidi, ha chiesto di «approfondire il caso» per verificare la possibilità di evitare che diventi esecutivo il provvedimento di espulsione: «L’obiettivo è riconoscerle la protezione umanitaria. Questura e Prefettura di Venezia stanno già lavorando. È necessario prevedere il riconoscimento di uno speciale permesso di soggiorno agli immigrati irregolari che dimostrano un elevato senso civico».  (da il Gazzettino)


Io che amo solo te.
8 marzo, 2008, 12:41 am
Filed under: bruno martellone, cuore, Senza Categoria

Amore mio, spero sempre che qualcosa, la curiosità forse, ti porti in questo improbabile posto. Questa è la mia canzone per te.  E tu lo sai.

Io che amo solo te

C’è gente che ha avuto mille cose,
tutto il bene, tutto il male del mondo.
Io ho avuto solo te
e non ti perderò,
non ti lascerò
per cercare nuove avventure.

C’è gente che ama mille cose
e si perde per le strade del mondo.
Io che amo solo te,
io mi fermerò
e ti regalerò
quel che resta
della mia gioventù.

Io ho avuto solo te
e non ti perderò,
non ti lascerò
per cercare nuove illusioni.

C’e’ gente che ama mille cose
e si perde per le strade del mondo.
Io che amo solo te,
io mi fermerò
e ti regalerò
quel che resta
della mia gioventù.



Coerenza democratica n. 4. Un commento di Giuseppe De Vergottini e Fulco Lanchester
5 marzo, 2008, 4:16 PM
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Ha dichiarato Giuseppe de Vergottini, mio professore di Diritto Costituzionale  all’Università di Bologna: “Dal punto di vista etico, concetto di moda quando fa comodo ma spesso abusato, quello che avviene nel PD dimostra come non contino molto il merito e i valori ma la precedenza venga data ai diretti collaboratori del leader, alle mogli e parenti di alcuni personaggi di spicco e simili.

Dice Fulco Lanchester Preside della Facoltà di Scienze politiche dell´Università di Roma “La Sapienza”

“La “tratta” degli eletti derivante dalla vigente legge elettorale è scandalosa e certifica il passaggio da una democrazia fondata sul principio elettivo ad un sistema basato sulla mera designazione autocratico – plebiscitaria. In questi giorni l’art. 19 dello Statuto del PD relativo alle Candidature per le Assemblee rappresentative sembra totalmente disatteso, rivelando le ipocrisie e baratri dell’attuale assetto infrapartitico.” (Io dico, beh, non solo infra e non solo art. 19, ma vedi anche 18 e 20…)



Coerenza democratica n. 2 “Candidature per le Assemblee rappresentative” Dallo Statuto del Partito democratico capo IV “Scelta dei candidati per le cariche istituzionali” – art. 19
5 marzo, 2008, 4:04 PM
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Articolo 19.
(Candidature per le Assemblee rappresentative)
1. Il Regolamento quadro di cui all’articolo 18, comma 3, nel disciplinare le diverse modalità di selezione democratica dei candidati per le assemblee elettive, si attiene ai seguenti principi:
a) l’uguaglianza di tutti gli iscritti e di tutti gli elettori;
b) la democrazia paritaria tra donne e uomini;
c) il pluralismo politico nelle modalità riconosciute dallo Statuto;
d) l’ineleggibilità in caso di cumulo di diversi mandati elettivi;
e) la rappresentatività sociale, politica e territoriale dei candidati;
f) il principio del merito che assicuri la selezione di candidati competenti, anche in relazione ai diversi ambiti dell’attività parlamentare e alle precedenti esperienze svolte;
g) la pubblicità della procedura di selezione.
2. Il Regolamento di cui all’articolo 18, comma 9, è approvato dal Coordinamento nazionale entro tre mesi dalla scadenza della presentazione delle liste o, in caso di scioglimento anticipato, entro tre giorni dalla pubblicazione del relativo decreto. Tale Regolamento:
a) individua gli organi responsabili per ricevere le proposte di candidatura e i criteri per selezionarle;
b) determina le modalità con cui le candidature sono sottoposte, con metodo democratico, all’approvazione di iscritti o elettori, in via diretta o attraverso gli organi rappresentativi;
c) nomina una Commissione elettorale di garanzia, i cui componenti non sono  candidabili, che esamina i ricorsi relativi alle violazioni del Regolamento e che decide in modo tempestivo e inappellabile.


7 fatti laici. Io aderisco!
5 marzo, 2008, 2:49 PM
Filed under: bruno martellone, laicità, Senza Categoria

Io ho aderito, se qualcuno è d’accordo mi scriva: trevisolaica@libero.it 

“SU INIZIATIVA DI ENZO MARZO E MARIA GIGLIOLA TONIOLLO PRESENTIAMO QUESTA PROPOSTA ALLA PUBBLICA OPINIONE E ALLE FORZE POLITICHE, E CHIEDIAMO SIA SOTTOSCRITTA DA SINGOLI E ASSOCIAZIONI

7 FATTI LAICI

A parole tutti o quasi oggi si dicono laici, ma non c’è laicità senza la più rigorosa neutralità delle istituzioni su convinzioni morali, religiose e filosofiche, senza la garanzia di pari dignità sociale delle persone e senza la separazione fra istituzioni pubbliche e confessioni religiose: non c’è laicità, quando si esige o si accetta di trasformare in obbligo giuridico i dettami morali di una chiesa o si assiste senza reazione all’occupazione delle istituzioni da parte delle gerarchie vaticane. Laicità è riconoscimento alle persone del diritto di scegliere liberamente riguardo la propria vita e il proprio corpo, ed è possibilità di attuare le proprie scelte. Laicità è anche reale coinvolgimento nelle decisioni pubbliche sulle scelte private.

Riteniamo, in questa sede, che per comprenderci meglio e riconoscerci come laici vi sia la necessità di stabilire un minimo comune denominatore con la definizione di alcuni obiettivi concreti:

1) ABOLIZIONE DEL CONCORDATO e di ogni forma di privilegio diretto e indiretto a favore della Chiesa cattolica nella legislazione e nelle politiche pubbliche. E’ necessario e urgente rimettere in discussione l’intero meccanismo di finanziamento pubblico: l’attuale normativa sull’8 per mille, l’esenzione del pagamento dell’Ici per le attività commerciali della Chiesa cattolica. Censimento di tutti i finanziamenti arbitrari di Stato, di Regioni e di Enti locali alla Chiesa Cattolica. Necessità di una scuola pubblica laica, a partire dalla scuola dell’infanzia. Abolizione dell’incostituzionale finanziamento pubblico delle scuole confessionali e l’abrogazione della legge che immette automaticamente in ruolo – anche in materie umanistiche e senza concorso – gli ex professori di religione scelti dalle Curie.

2) PIENO RICONOSCIMENTO DELL’AUTODETERMINAZIONE NELLA MATERNITA’. Le istituzioni devono promuovere campagne di informazione sessuale, anche nelle scuole, per la conoscenza dei mezzi di prevenzione; devono agevolare l’acquisto degli anticoncezionali, abolire l’obbligo di ricetta per l’acquisto della pillola del giorno dopo (contraccezione di emergenza) e soprattutto assicurare che l’effettiva operatività della legge 194 sia sempre garantita con personale non obiettore presente in tutte le strutture esistenti, consentendo anche l’uso della pillola abortiva Ru 486. E’ necessaria una nuova legge in materia di fecondazione assistita o una profonda revisione della legge 40, che parta dall’abolizione delle limitazioni già riconosciute illegittime dall’Autorità giudiziaria e che disponga nuove linee-guida.

3) DIFESA DELLA LIBERTÀ DI SCIENZA, che non può essere limitata, né condizionata, da convinzioni confessionali o ideologiche.

4) RICONOSCIMENTO DELLE DIRETTIVE ANTICIPATE DI FINE VITA, (testamento biologico) con la stessa ampiezza decisionale di chi ha piena capacità.

5) REALIZZAZIONE DELL’ASSOLUTA UGUAGLIANZA GIURIDICA, della parità di diritti e pari dignità sociale per tutti, senza differenza di orientamento sessuale e di identità di genere in materia di diritto di famiglia, nel riconoscere da parte dello Stato una pluralità di modelli famigliari e nella garanzia dei diritti materiali e morali dei minori e dei terzi.

6) RIDISCUSSIONE DELLA NATURA, DEI COMPITI E DELLA COMPOSIZIONE DEL COMITATO NAZIONALE PER LA BIOETICA, che deve informare e coinvolgere il pubblico sulle proprie tematiche. Esso deve inoltre diventare organo di alta funzionalità interna e di riconosciuto valore internazionale e quindi deve essere un organismo autorevole per professionalità e competenza, equilibrato tra le varie concezioni politiche, religiose e filosofiche.

7) RIFIUTO DELL’ASSERVIMENTO DEI MEDIA, soprattutto di quelli pubblici, che si fanno strumento improprio di propaganda religiosa.

Hanno già aderito:

Vittorio Villa, Palermo
Antonio Caputo, Torino
Gustavo Ghidini
Carlo Augusto Viano, Torino
Ersilia Salvato
Vera Pegna, Roma
Anita Sonego, Milano
Luisa La Malfa, Roma

Le Associazioni:
Italialaica.it
Società Laica e Plurale

SE CONDIVIDI I “7 FATTI LAICI” ADERISCI COME PERSONA, ASSOCIAZIONE, GIORNALE, SITO, BLOG AD adesione@fattilaici.org, indicando la città di appartenenza.”



Liste Pd, Pasquino stronca Veltroni e rimpiange Bad Godesberg
4 marzo, 2008, 7:21 PM
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 Roma, 3 mar (da il Velino) – “Abbiamo perso le elezioni comunali a Milano candidando a sindaco un prefetto, Bruno Ferrante. Pensiamo forse di vincere le politiche raddoppiando i prefetti e aggiungendo un generale?”. Al politologo Gianfranco Pasquino, ex parlamentare della sinistra, il modo in cui Walter Veltroni si sta muovendo nella scelta dei candidati proprio non piace. Lo “stillicidio” – così lo definisce – di annunci sulle candidature-vetrina non può essere affatto condiviso, dice al VELINO il politologo. Che non risparmia dalle critiche neppure la scelta di puntare su giovani ricercatrici per il ruolo di capolista – “mandarle in Parlamento significa rovinare la loro vita, quanto ritorneranno agli studi si troveranno nettamente distanziate dai colleghi” – né il ricorso a imprenditori come Massimo Calearo “il quale non ha mai detto di essere un uomo di centrosinistra, e del quale non si conoscono le qualità politiche”. La composizione delle liste sembra a Pasquino “rispondere a esigenze prettamente pubblicitarie – ‘un operaio ma anche un imprenditore’. Al gruppo dirigente del Pd era stato chiesto di organizzare elezioni primarie. La risposta è stata no anche laddove i Ds e persino la Margherita avevano manifestato disponibilità: tutto si riduce a un’operazione di vertice”. Il disappunto del politologo è tale da stimolargli nostalgia per il Pci, “che sceglieva i candidati anche attraverso consultazioni della base, così da saggiarne la popolarità e l’indice di gradimento”. Ora, invece, il leader del Pd fa “il bello e il cattivo tempo”. Ma, procedendo a candidature concepite solo per raggranellare “qualche voto in più” (esito del quale Pasquino dubita), rischia – avverte il politologo – di ritrovarsi senza un gruppo parlamentare all’altezza, in cui spicchino 20-30 personalità dotate della necessaria qualità politica. “E parlare di rischio è un eufemismo”.

D’altra parte, in questa fase “non vedo all’opera – prosegue il cahier de doléances di Pasquino – alcun gruppo dirigente del Pd, vedo solo un collaboratore di Veltroni come Goffredo Bettini”. A maggior ragione per il politologo “un passaggio congressuale ravvicinato è cruciale. Sia che si vinca, sia che si perda. Se Veltroni vince, si tratterà di confrontarsi su ciò che il governo farà davvero. E di garantire al leader il massimo sostegno del congresso. Se perde, bisognerà riflettere sugli errori commessi – anche nel reclutamento dei candidati. Né basterà dire che vincere era difficile. Tanto meno lo si potrà fare se Veltroni perderà alla grande – in quel caso, anche la sua leadership potrebbe essere messa in discussione”. Nelle assise auspicate da Pasquino “occorrerà poi rispondere alla domanda fondamentale: come si costruisce e si organizza un partito non di sinistra come quello concepito da Veltroni. E come si costruisce un gruppo dirigente adeguato”. Per il politologo gli sbagli sono cominciati con un confronto per la leadership basato “su tre candidature, di cui una sovrastante. Anche l’aver impropriamente parlato – per quella corsa a tre – di primarie è un errore rivelatore. Evidentemente non si sa neppure che cosa siano, le primarie”. Dopo una simile falsa partenza, si capisce perché – per costruire un partito moderato e di sinistra così come lo immagina Pasquino – Veltroni “abbia fatto – per dirla all’inglese – too little, too late”. Non solo. Per il politologo c’è “molto di vero” nelle posizioni di quanti criticano la sinistra italiana per avere finora saltato “l’appuntamento con Bad Godesberg”, la località che ospitò nel 1959 un congresso di svolta – dal marxismo all’economia di mercato – del Partito socialdemocratico tedesco. Un tema che riaffiora oggi nella polemica tra chi, a sinistra del Pd, accusa Veltroni di dare addio nel modo peggiore – candidando un “falco” quale Calearo – al conflitto di classe, e chi – a nome del nuovo soggetto – replica – come fa Antonello Soro – che “i conflitti sociali ed ideologici rientrano in un’idea vecchia di cui il paese non ha bisogno”. Un confronto interessante, che scaturisce però dalle reazioni a una candidatura anziché da una svolta congressuale come quella compiuta quasi mezzo secolo fa dai socialdemocratici tedeschi. “I momenti per fare una Bad Godesberg all’italiana ci sono stati, ma nono stati rifiutati”, lamenta Pasquino, accennando alle occasioni manate di Rimini e Pesaro (“dove Giuliano Amato tenne uno straordinario discorso riformista, senza però riuscire in seguito a passare dal predicare bene al razzolare”).

Tipico della nostra sinistra ex comunista – aggiunge il politologo – è “presentare assise o stati generali come momenti epocali che alla prova dei fatti si dimostrano – basti pensare a Orvieto – appuntamenti dal dibattito precostituito. Mentre occorrerebbe valorizzare il dissenso, come quello che in un Pd ad ampio raggio politico avrebbero potuto esprimere Gavino Angius e Fabio Mussi. Un tempo il Pci schiacciava il dissenso, ora lo si soffoca”. Rispetto a questo deficit culturale e politico, la politica delle candidature tracciata da Veltroni “è la punta dell’iceberg. Una punta molto brutta: a Bologna nelle candidature si intravede solo una riverniciata ai ceti dirigenti di Ds e Margherita. Né va meglio col ringiovanimento per cooptazione: in un partito si dovrebbe emergere combattendo battaglie al termine delle quali chi perde esce, chi vince accelera la propria ascesa”. Così avviene tra i laburisti britannici, fa notare Pasquino. Che per il prosieguo della campagna elettorale veltroniana paventa – dopo lo stillicidio delle candidature – quello sull’annuncio dei ministri: “Anche per la squadra di governo si dovrebbero consultare i gruppi parlamentari e i dirigenti del Pd. Invece un leader plebiscitato come Veltroni esercita un grande potere plebiscitario – il che, ai tempo del Pci, avrebbe rappresentato un peccato mortale – e privo di contrappesi. L’indisponibilità ad accettare critiche rende ulteriormente asfittico il dibattito”. Per Pasquino le cose non andavano granché meglio ai tempi della segreteria Fassino, anche se le bacchettate pubblicamente inferte al politologo dall’allora leader Ds “erano almeno – ironizza – un segnale di attenzione. Rendo omaggio al compagno Piero, che forse si candida a fare il sindaco di Torino”. A Roma, invece, in pista c’è per la terza volta Francesco Rutelli. “Pessimo segnale, quello di un dirigente nazionale che lascia il Parlamento – forse sentendo aria di successo del centrodestra – per ambire a una poltrona di sindaco già conquistata due volte”, osserva Pasquino. Che conclude chiedendo: “Era forse questo lo spirito della legge che vietava ai sindaci più di due mandati consecutivi? No: l’intenzione era favorire la circolazione del personale politico, non il riciclaggio di chi ha il presentimento di una sconfitta”.



CON CALMA (dal blog di Saravisentin)
4 marzo, 2008, 6:01 PM
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Finalmente il PD ha eletto il suo direttivo e sembra essersi scelto il leader provinciale.

Il quale, il 1° marzo 2008, a meno 45 giorni dalle elezioni amministrative, dichiara candidamente ai giornali  “E ora pensiamo a Treviso”.

Ma perchè? Prendete il caffè, l’ammazzacaffè, fatevi una pennica di 10 o 15 giorni.. Tanto, che fretta c’è?

I miei complimenti…. (sara visentin)



Ossimoro n. 2 (guerra civile)
3 marzo, 2008, 11:45 am
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 Eterna illusione irragionevole abbaglio

Di amare ed allo stesso momento

Vincere. Amore è annientamento

E’ sconfitta e incontrastabile sbaraglio

Perciò sia la tua vittoria la mia rotta

Arrendermi voglio e tutto perdere

In te perdermi senza più resistere

Purchè continui questa dolce lotta.



Treviso-Trieste, via Udine (Andata e ritorno)
1 marzo, 2008, 6:04 PM
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Prima dell’alba parte
Un treno per Trieste
Se riesco a prenderlo
Quest’uomo forse esiste.
 
Della notte s’è persa ogni traccia
Dopo Casarsa
Piaccia o non piaccia
Continua questa corsa.
 
Stazione dopo stazione
Prima di Udine
Dopo Pordenone
La mente non ha freno
Sto ancora su quel treno.
 
Sembrava un fulmine
È apena Udine.
 
Monfalcone
Prossima stazione
Treno in orario
Costretto a far sul serio
 
Lungo la via del ritorno
Penso che mi aspetti
Alla fine del viaggio
La fine dell’inverno.
 
Stazione di Mestre
Altra attesa
Non vuol finire
Questa giornata appesa
 
Ritorno in perfetto orario
Come la vita il vero viaggio
Comincia solo
Uscendo dal binario