TREVISOLAICA che ovviamente è una Treviso PIU’ Europa, con (speriamo) più laici, più socialisti, più liberali, più radicali…


Regolarizzare le badanti per aiutare le famiglie trevigiane con anziani malati e disabili

In campagna elettorale tutti parlano di immigrazione. Tutti più o meno dicono che si deve accogliere chi viene per lavorare e cacciare chi non rispetta la legge. Intanto centinaia di famiglie trevigiane – 270mila in Italia – hanno chiesto di regolarizzare il rapporto di lavoro con colf e badanti cheoggi lavorano nelle loro case in condizioni di irregolarità. Sono famiglie lasciate sole dall’amministrazione comunale leghista che non assicura loro un’assistenza domiciliare pubblica decente. A Treviso si spende oggi per servizi alla persona meno di 15 anni fa, mentre i bisogni di chi ha un disabile o un anziano malato in casa sono divenuti drammaticamente insostenibili. Occorre dare una risposta immediata, riaprendo subito il decreto flussi. Non costerebbe un centesimo allo Stato ed anzi consentirebbe al Fisco ed all’INPS di incassare centinaia di milioni per tasse e contributi oggi evasi. Ma soprattutto darebbe dignità e sicurezza a chi lavora ed aiuterebbe concretamente le nostre famiglie.

Bruno Martellone – candidato per il consiglio comunale nella lista Sbarra – Treviso più Europa



Via la “Casta padana”! Azzerare i CDA, dimezzare i gettoni di presenza.

I trevigiani hanno certo notato in questi giorni quanta gente sta correndo a destra e a manca “per il partito”. Evidentemente “dal partito” qualcuno ha ricevuto e qualcun altro spera di ricevere. Così dopo 15 anni di era leghista Treviso ha la sua “casta padana”. A Treviso in quattro anni sindaco, assessori e presidenti di quartiere hanno “mangiato” due milioni di euro. Solo in un anno la somma di indennità e gettoni di presenza dei membri leghisti nei consigli d’amministrazione di nomina comunale arriva a quasi 300mila euro.

Al primo punto del programma della lista Sbarra: azzerare i consigli d’amministrazione delle società partecipate del comune e degli enti gestori di servizi pubblici locali. Al secondo punto: ridurre della metà le indennità ed i gettoni di presenza.

Bruno Martellone-candidato per il Consiglio comunale “Lista Sbarra-Treviso più Europa”.



Per aiutare i trevigiani a pagare l’affitto. Via i leghisti dal Comune e dall’ATER!
Il segretario del SUNIA di Treviso Bellotto oggi sulla stampa locale lamenta la disattenzione della campagna elettorale sul grave problema delle locazioni a Treviso, giungendo perfino a minacciare l’astensione dal voto. La questione degli affitti riguarda 19mila famiglie trevigiane, quasi tutte a basso reddito. Case sempre meno reperibili a canone se non equo, almeno accessibile, spese condominiali alle stelle, appartamenti sovraffollati. La soluzione non è lo sciopero del voto, ma punire chi finora ha amministrato la città, disinteressandosi dei problemi della gente che vive solo del proprio lavoro, mentre qualcuno intanto si è arricchito approfittando di una politica che favorisce solo la rendita fondiaria e le speculazioni edilizie. Ci si è chiesti come mai per le famiglie è difficile trovare un affitto o comprare una casa ad un prezzo accessibile, mentre si continuano a costruire milioni di metri cubi di abitazioni “di lusso” che restano vuote? E l’ATER, dove la Lega spadroneggia, che fa? Al primo punto del programma per un nuovo governo della città ci dev’essere l’azzeramento dei consigli d’amministrazione degli enti dove i leghisti si sono installati, percependo lauti stipendi. E il primo consiglio d’amministrazione che dev’essere azzerato è quello dell’ATER, sostituendo gli attuali amministratori con professionisti onesti e competenti, senza “targhe” di partito.
Bruno Martellone – Candidato Lista Sbarra – Treviso Più Europa.


BRUNO MARTELLONE. VISTO DI PROFILO.

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La mia vita privata.

Sono nato a Treviso 48 anni fa. Vengo da una famiglia di piccola borghesia cittadina. Mia madre, figlia di un rappresentante di commercio, repubblicano bergamino, veniva da Serravalle di Vittorio Veneto e insegnava lettere alle medie “Serena”. Mio padre, figlio di un funzionario dello Stato, giunto da bambino nella Marca dall’Italia Meridionale, partigiano a vent’anni nelle formazioni “Giustizia e libertà”, è stato avvocato per oltre mezzo secolo.

Ho vissuto sempre coi miei genitori, che sono mancati da poco. Ora vivo da single con un gattino persiano e abito a San Giuseppe, in via Preti 13. Sono considerato da sempre un buon partito, ma non mi sono (finora) sposato e non ho figli. Ho due nipotini, Giacomo e Andrea, i figli mio fratello Ugo, ai quali sono molto affezionato. Sono appassionato di lirica e fumo la pipa.

Formazione, studi ed attività professionale.

Ho studiato al Liceo Canova di Treviso. Dopo la laurea in Giurisprudenza all’Università di Bologna, finito il servizio militare (caporale del “genio guastatori” nella brigata “Garibaldi” e non con gli alpini, a differenza di Sbarra), per qualche anno ho insegnato diritto ed economia in alcuni istituti superiori della città e della provincia. Dal 1989 faccio l’avvocato con studio a Treviso e sono iscritto all’Albo dei Cassazionisti.  

Da vent’anni mi occupo dei problemi legali riguardanti i lavoratori stranieri e le loro famiglie e mi sono specializzato in diritto dell’immigrazione e dell’asilo, studiando all’Università di Firenze e all’Université Libre di Bruxelles e conseguendo un Master presso l’Università di Venezia.

Ho collaborato con molti enti pubblici e privati, tra i quali ANCI Veneto, Regione Toscana, CGIL Veneto, Provincia di Treviso, USL 9 Treviso, USL 22 Verona, Comuni di Venezia, Conegliano, Feltre, Cordenons, Mogliano, ecc… Mi occupo anche di formazione organizzando corsi e tenendo lezioni e conferenze sui problemi dell’immigrazione e degli stranieri in tutt’Italia. In questa materia ho pubblicato numerosi articoli e studi, in particolare per la Guida Normativa per gli Enti locali; nel 2000 è uscito un mio manuale che ha avuto una discreta diffusione (“Immigrazione, Ingresso e soggiorno dei cittadini extracomunitari in Italia”) ed uno esce in questi giorni (“Il nuovo diritto degli stranieri”) che spero abbia la stessa fortuna.

Vita pubblica e politica

La passione politica è un vizio preso da piccolo. Al liceo Canova, dove per anni sono stato rappresentante degli studenti nel Consiglio d’istituto, le mia prima “palestra civile”.  Sono stato anche eletto rappresentante degli studenti nel Consiglio scolastico distrettuale. Negli anni dell’università sono stato segretario provinciale e membro del Comitato Centrale della Federazione Giovanile Socialista. Di quel periodo ricordo in particolare l’impegno di solidarietà concreta e un po’ rischiosa per operai ed intellettuali del dissenso polacco e cecoslovacco. Non era facile, in quegli anni a cavallo tra i 70 e gli 80, essere socialista e liberale. E, a pensarci bene, non lo è nemmeno oggi. Non ho vissuto invece la politica degli anni 80, quella del pentapartito e di Craxi, preferendo laurearmi e imparare un mestiere. Dopo una forzata astinenza durata un intero decennio, ho ripreso a “mangiare” politica all’epoca dei referendum elettorali del 92, aderendo al piccolo ma battagliero movimento di Alleanza Democratica.

Nel 1994 dopo aver partecipato all’esperienza del “Cantiere” promosso da Domenico Lucani, sono stato eletto consigliere comunale come indipendente nella lista “Progressisti per Treviso” e sono stato membro della commissione statuto e della prima commissione consiliare (bilancio e affari generali). Delle tante battaglie fatte in consiglio comunale con i progressisti mi piace ricordare quelle per la trasparenza del bilancio del Comune, per la riorganizzazione della pianta organica del personale, per l’attuazione degli istituti di partecipazione previsti dallo Statuto e per la difesa del Teatro comunale. Fuori del consiglio comunale ricordo la campagna elettorale nel 1996 per l’elezione alla Camera di Adriana Vigneri e le battaglie “anti-secessione” con l’associazione “Veneti Italiani Europei”.

Sono stato anche consigliere della circoscrizione A (centro storico) e della circoscrizione D (S.Giuseppe, Monigo, S. Angelo e Canizzano) per due legislature.

Ho aderito ai Democratici di Sinistra in occasione del loro I° congresso nel 2000 (quando ai piedi della quercia la falce e martello fu sostituita dalla rosa del socialismo europeo) e sono stato eletto Presidente della Direzione Provinciale del Partito. Dai DS sono uscito nel 2003 assieme ad  alcuni militanti trevigiani della componente riformista, tra i quali Giampaolo Sbarra, per dissensi con la segreteria provinciale e regionale del partito. Ho continuato ad interessarmi dei problemi della città nel gruppo “Oggiperdomani”. Sono sempre stato attivo nell’associazionismo, in particolare quello che si occupa di immigrazione. Sono stato presidente del Coordinamento Fratelli d’Italia. Sono presidente dell’Osservatorio Giuridico sull’Immigrazione e dell’associazione Hospes Studi e Ricerche e socio dell’Associazione di Studi Giuridici sull’Immigrazione.

Nel 2006 ho seguito con entusiasmo l’esperienza della Rosa nel pugno, aderendo, assieme ad altri compagni trevigiani all’Associazione Per la Rosa nel Pugno, promossa da Lanfranco Turci e quindi alla Costituente per il Partito socialista di cui sono coordinatore per la città di Treviso. Mi sono iscritto al rinato Partito socialista, tessera di adesione n. 21485. Sostengo la candidatura a sindaco di Giampaolo Sbarra. Mi candido per l’elezione al Consiglio comunale di Treviso come n. 2 nella lista “Treviso Più Europa”, subito dopo Paolo Ravasin, nostro capolista, malato di SLA. Quando posso e senza alcuna sistematicità raccolgo riflessioni e spunti sulla politica e sui problemi della mia città, nel mio blog politico il cui indirizzo è https://trevisolaica.wordpress.com/ .

Sono laico, liberale, radicale, socialista. Invertendo i fattori, il prodotto non cambia.



LA LISTA SBARRA. I MAGNIFICI 40 CANDIDATI

ELEZIONI COMUNALI DI TREVISO

 “LISTA SBARRA” (Treviso Più Europa)

1

Ravasin Paolo

2

Martellone Bruno

3

Calesso Luigi

4

Aggio Gloria

5

Bazzo Candido

6

Beraldo Francesco

7

Borella Pietro

8

Borsato Gladys Giovanna

9

Boschiero Patrizia

10

Cacciolato Laura

11

Cervellini Marco

12

Covre Emiliano

13

Daniel Matteo

14

Di Chio Maria Antonietta

15

Esposito Claudio

16

Favaretto Lucio

17

Ferraro Raffaele

18

Franzon Paolo

19

Gobbo Giampaolo

20

Golfetto Loris

21

Izzi Marco

22

Màfera Giovanni

23

Martin Cesare

24

Martin Natalino

25

Massaro Anna

26

Mattiazzo Marika

27

Milani Annalisa

28

Minello Andrea

29

Panazzolo Mattia

30

Pani Martino

31

Pattaro Silvano

32

Peressoni Romano

33

Pettinati Giuseppe

34

Ros Stefano

35

Secchieri Francesco

36

Stampacchia Marcello

37

Verin Giulio

38

Vertucci Raffaele

39

Visentin Roberta

40

Visentin Sara


RICORDANDO MARCO BIAGI
14 marzo, 2008, 11:33 PM
Filed under: bruno martellone, partito socialista

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Io lo ricordo assistente universitario a Bologna all’esame di diritto del lavoro. Esame preparato in fretta e male, da passare nel modo più indolore all’ultimo appello di luglio, per poi andare in vacanza e dimenticare tutto. E invece lui me lo ricordo, serio, ma umano con gli studenti, di poche parole, ma molto rispettato. Non so perchè, ma si capiva che era già Maestro. Quanto avremmo imparato molto da lui se lo avessimo difeso c0me uno dei migliori di noi!



Ossimoro n. 5 – Libero amore
11 marzo, 2008, 7:03 PM
Filed under: bruno martellone, cuore, Senza Categoria

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D’impercettibili nascoste novità

S’alimenta Amore coniugale

Passione muore quando ovvietà

S’insinua nella guerra sessuale 

L’uno nel rito consueto trova ragioni

Per mutare rimanendo uguale

Per l’altra è vita un desiderio irrituale

Di rovinosi strappi e ribellioni.



Ossimoro n. 4 (safety hazard)
10 marzo, 2008, 7:42 PM
Filed under: bruno martellone, cuore

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Hai timore per me che io mi perda

Legandomi a te, ma il solo modo

Per ritrovarmi è stringere il nodo

Più forte, non è tagliare la corda. 

Era tutto calcolato, salvo la sincerità

Del prendermi cura di te, il banale

Sussulto di scoprirti a me uguale,

Del reciproco calore l’ovvia verità.



Io che amo solo te.
8 marzo, 2008, 12:41 am
Filed under: bruno martellone, cuore, Senza Categoria

Amore mio, spero sempre che qualcosa, la curiosità forse, ti porti in questo improbabile posto. Questa è la mia canzone per te.  E tu lo sai.

Io che amo solo te

C’è gente che ha avuto mille cose,
tutto il bene, tutto il male del mondo.
Io ho avuto solo te
e non ti perderò,
non ti lascerò
per cercare nuove avventure.

C’è gente che ama mille cose
e si perde per le strade del mondo.
Io che amo solo te,
io mi fermerò
e ti regalerò
quel che resta
della mia gioventù.

Io ho avuto solo te
e non ti perderò,
non ti lascerò
per cercare nuove illusioni.

C’e’ gente che ama mille cose
e si perde per le strade del mondo.
Io che amo solo te,
io mi fermerò
e ti regalerò
quel che resta
della mia gioventù.



7 fatti laici. Io aderisco!
5 marzo, 2008, 2:49 PM
Filed under: bruno martellone, laicità, Senza Categoria

Io ho aderito, se qualcuno è d’accordo mi scriva: trevisolaica@libero.it 

“SU INIZIATIVA DI ENZO MARZO E MARIA GIGLIOLA TONIOLLO PRESENTIAMO QUESTA PROPOSTA ALLA PUBBLICA OPINIONE E ALLE FORZE POLITICHE, E CHIEDIAMO SIA SOTTOSCRITTA DA SINGOLI E ASSOCIAZIONI

7 FATTI LAICI

A parole tutti o quasi oggi si dicono laici, ma non c’è laicità senza la più rigorosa neutralità delle istituzioni su convinzioni morali, religiose e filosofiche, senza la garanzia di pari dignità sociale delle persone e senza la separazione fra istituzioni pubbliche e confessioni religiose: non c’è laicità, quando si esige o si accetta di trasformare in obbligo giuridico i dettami morali di una chiesa o si assiste senza reazione all’occupazione delle istituzioni da parte delle gerarchie vaticane. Laicità è riconoscimento alle persone del diritto di scegliere liberamente riguardo la propria vita e il proprio corpo, ed è possibilità di attuare le proprie scelte. Laicità è anche reale coinvolgimento nelle decisioni pubbliche sulle scelte private.

Riteniamo, in questa sede, che per comprenderci meglio e riconoscerci come laici vi sia la necessità di stabilire un minimo comune denominatore con la definizione di alcuni obiettivi concreti:

1) ABOLIZIONE DEL CONCORDATO e di ogni forma di privilegio diretto e indiretto a favore della Chiesa cattolica nella legislazione e nelle politiche pubbliche. E’ necessario e urgente rimettere in discussione l’intero meccanismo di finanziamento pubblico: l’attuale normativa sull’8 per mille, l’esenzione del pagamento dell’Ici per le attività commerciali della Chiesa cattolica. Censimento di tutti i finanziamenti arbitrari di Stato, di Regioni e di Enti locali alla Chiesa Cattolica. Necessità di una scuola pubblica laica, a partire dalla scuola dell’infanzia. Abolizione dell’incostituzionale finanziamento pubblico delle scuole confessionali e l’abrogazione della legge che immette automaticamente in ruolo – anche in materie umanistiche e senza concorso – gli ex professori di religione scelti dalle Curie.

2) PIENO RICONOSCIMENTO DELL’AUTODETERMINAZIONE NELLA MATERNITA’. Le istituzioni devono promuovere campagne di informazione sessuale, anche nelle scuole, per la conoscenza dei mezzi di prevenzione; devono agevolare l’acquisto degli anticoncezionali, abolire l’obbligo di ricetta per l’acquisto della pillola del giorno dopo (contraccezione di emergenza) e soprattutto assicurare che l’effettiva operatività della legge 194 sia sempre garantita con personale non obiettore presente in tutte le strutture esistenti, consentendo anche l’uso della pillola abortiva Ru 486. E’ necessaria una nuova legge in materia di fecondazione assistita o una profonda revisione della legge 40, che parta dall’abolizione delle limitazioni già riconosciute illegittime dall’Autorità giudiziaria e che disponga nuove linee-guida.

3) DIFESA DELLA LIBERTÀ DI SCIENZA, che non può essere limitata, né condizionata, da convinzioni confessionali o ideologiche.

4) RICONOSCIMENTO DELLE DIRETTIVE ANTICIPATE DI FINE VITA, (testamento biologico) con la stessa ampiezza decisionale di chi ha piena capacità.

5) REALIZZAZIONE DELL’ASSOLUTA UGUAGLIANZA GIURIDICA, della parità di diritti e pari dignità sociale per tutti, senza differenza di orientamento sessuale e di identità di genere in materia di diritto di famiglia, nel riconoscere da parte dello Stato una pluralità di modelli famigliari e nella garanzia dei diritti materiali e morali dei minori e dei terzi.

6) RIDISCUSSIONE DELLA NATURA, DEI COMPITI E DELLA COMPOSIZIONE DEL COMITATO NAZIONALE PER LA BIOETICA, che deve informare e coinvolgere il pubblico sulle proprie tematiche. Esso deve inoltre diventare organo di alta funzionalità interna e di riconosciuto valore internazionale e quindi deve essere un organismo autorevole per professionalità e competenza, equilibrato tra le varie concezioni politiche, religiose e filosofiche.

7) RIFIUTO DELL’ASSERVIMENTO DEI MEDIA, soprattutto di quelli pubblici, che si fanno strumento improprio di propaganda religiosa.

Hanno già aderito:

Vittorio Villa, Palermo
Antonio Caputo, Torino
Gustavo Ghidini
Carlo Augusto Viano, Torino
Ersilia Salvato
Vera Pegna, Roma
Anita Sonego, Milano
Luisa La Malfa, Roma

Le Associazioni:
Italialaica.it
Società Laica e Plurale

SE CONDIVIDI I “7 FATTI LAICI” ADERISCI COME PERSONA, ASSOCIAZIONE, GIORNALE, SITO, BLOG AD adesione@fattilaici.org, indicando la città di appartenenza.”



Lettera aperta al PD trevigiano. Il nostro appello: perché, non scegliete l’uomo oggi nella condizione migliore per costruire la più larga convergenza di forze alternative alla Lega?
Cari amici del PD,
A 40 giorni dalle elezioni non si sa ancora chi è il vostro candidato Sindaco per Treviso. Essendo anche noi, come tutti, interessati a cosa deciderete venerdì prossimo nella vostra direzione cittadina, vorremmo dare pubblicamente, anche se da “esterni”, un contributo al vostro dibattito.
Le posizioni a confronto sembrano due. La prima, prevalente soprattutto tra gli ex della Margherita, accetta di candidare Franco Rosi (non iscritto al PD) alle condizioni che lui vi pone, ossia 1) restare “esterno” al PD, 2) non rinunciare alla “sua” lista civica. La seconda posizione, prevalente tra gli ex DS, propone che il PD vada alle elezioni comunali con una candidatura “di bandiera”. Chi vuole l’alleanza con Rosi sostiene che solo così si potrebbero conquistare anche consensi moderati, mentre i voti persi a sinistra tornerebbero comunque a casa in caso di ballottaggio (se ci sarà). Chi sostiene la candidatura “di bandiera”, punta sul “traino” delle elezioni politiche nazionali, e comunque, anche in caso (non improbabile) di sconfitta sulla garanzia di un gruppo consigliare di sicura fede PD, del quale il nuovo partito ha bisogno per radicare a Treviso il suo progetto politico ed il nuovo gruppo dirigente.
In realtà entrambe le ipotesi sono deboli e rischiose, soprattutto per voi del PD. Con la candidatura di Rosi, alle condizioni da lui poste, non solo si accetta la leadership di un “esterno” (ciò che non pare propriamente in linea con la vocazione “maggioritaria” del nuovo partito), mentre è tutto da dimostrare che si prendono i voti dei moderati. E’ sicuro invece che ci saranno elettori del PD che preferiranno la lista “amica” di Rosi (peraltro composta da brave persone che già votavano perlopiù DS o margherita) e la lista “di partito” perderà voti stante la quasi perfetta sovrapponibilità dei rispettivi elettorati. Contemporaneamente, soprattutto tra gli elettori ex-DS, qualcuno si sentirà libero di preferire, magari facendo uso del voto disgiunto, un candidato come Sbarra, meno sbilanciato verso l’area moderata  ed anche più coerente nell’opposizione alla Lega e più presente sulle questioni che riguardano il governo della città. Con una candidatura “di bandiera”, forse la lista del PD perde meno voti, ma certo si evidenzia l’isolamento di un partito che a Treviso già parte con una base elettorale debole (vedi i sondaggi ed i risultati in città di DS + Margherita in tutte le elezioni precedenti), insidiata da ogni lato, ma con lo svantaggio di far mandare nella mischia un candidato “last minute” (e chi?) contro chi è in campo da tempo. E soprattutto: siete sicuri che basti il “traino” della proposta nazionale per compensare l’invisibilità in questi anni della vostra iniziativa sulle tematiche locali?
Noi pensiamo ancora, nonostante tutto, che il centrosinistra di cui siete parte essenziale abbia la responsabilità di indicare una proposta seria per evitare che dopo 13 anni di monocolore leghista, questa città sia governata da Gobbo e Gentilini per altri 5 anni.
Vi chiediamo allora amici del PD un colpo d’ala, un gesto di coraggio e di intelligenza politica. Perché, se un “esterno” come candidato sindaco per voi non è più un tabù, non considerate, solo per un minuto, la proposta di convergere su Giampaolo Sbarra? Non vedete come, facendo voi questa scelta, tutto si rimetterebbe subito in moto, consentendo la costituzione di una fortissima coalizione, da Rosi alla Sinistra arcobaleno, dai molti scontenti del centrodestra e del centrosinistra ai comitati ed alle aggregazioni civiche che vogliono voltar pagina seriamente e che già si stanno pronunciando (come ha già fatto Un’altra Treviso) per Sbarra? Ne avreste anche voi un vantaggio, ponendovi coraggiosamente al centro di quest’aggregazione, come elemento di unità e non di arroccamento o divisione, rafforzandone la componente riformista oggi dispersa, uscendo dall’isolamento e, per una volta, lasciandovi alle spalle vecchie logiche di bottega alle quali dobbiamo tutti rinunciare. Finora su Sbarra avete taciuto. Ci sono preclusioni sulla sua persona? Diteci almeno perché? E comunque pensateci. Il tempo è quasi scaduto.  
Bruno Martellone         – Partito Socialista,
Luigi Calesso               – Un’altra Treviso
Raffaele Ferraro           – Veneto Radicale


Ossimoro n. 3 (realtà virtuale)
4 marzo, 2008, 7:12 PM
Filed under: bruno martellone, cuore

Molto di più che fossimo qui ed ora

E’ il mio amore senza fissa dimora

Senza né luogo o tempo o giaciglio

Come carezza senz’unghia o artiglio 

Come bacio senza saliva o fiato

Come sguardo fisso nel vuoto

Come la distanza che non divide

Fa più vero quel che non accade.



Ossimoro n. 1 (Bomba intelligente)
2 marzo, 2008, 9:58 PM
Filed under: bruno martellone, cuore

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Come di cosa della quale accorto
Non m’ero, come ictus o infarto,

Il tuo sguardo non lascia spazio
Al mio assurdo abitudinario vizio
Di solitario, fin giù penentrando
Arriva al bersaglio più profondo,
Esplode alla fine senza danno

Germina piacere dov’era affanno.


sonetto del raddrizzami e del correggimi
29 febbraio, 2008, 8:44 PM
Filed under: bruno martellone, cuore

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Ora che so che leggi il mio noiosissimo blog….

Raddrizzami correggimi potami
reidratami togli la sete innaffiami
fa’ fiorire il mio deserto irrorami
dissodami concimami fertilizzami
rendimi fecondo creativizzami
vivifica il mio cuore rinfrescami
l’anima ventilami respirami
dammi da mangiare allattami
nutri il mio corpo riempimi
vestimi truccami femminizzami
di rosso di giallo di blu coprimi
del colore dei tuoi occhi colorami
fammi uomo davvero amami
com’ero sono e sarò prendimi.


Da “Il Treviso” di oggi. Lista Sbarra: sono orgoglioso di esserci anch’io., con Sbarra, Ravasin, Calesso, Ferraro & C.

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L’ideale è tutto (o quasi)
28 febbraio, 2008, 10:28 PM
Filed under: bruno martellone, cuore, diario dell'avventura

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La morosa stasera mi ha detto che la vogliono nel circolo delle libertà. Il guaio è che lei era contenta, anzi, entusiasta. Sapevo che non eri dei nostri, amore mio, ma è dura! Comunque sappilo, tu se l’unica per la quale potrei abbandonare la lotta. A meno che…hai pensato ad una Grosse-koalition? Buonanotte, stellina.



VENERDì 22 FEBBRAIO. LIBERI DI…AVERE UN FUTURO. INCONRO CON LANFRANCO TURCI A TREVISO

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Partito socialista. Documento approvato all’unanimità dal Comitato promotore nazionale. Roma, 12 febbraio 2008.
12 febbraio, 2008, 7:51 PM
Filed under: bruno martellone, partito socialista

ps160.jpg“Il Partito  Socialista è una forza del Socialismo europeo. In queste settimane il Partito  Socialista  è stato sempre aperto ad un confronto con il PD, al fine di raggiungere  un’intesa politica e programmatica che portasse alla costruzione di una alleanza  riformista attraverso la presentazione di liste collegate  con programma e un  candidato comune alla presidenza del  Consiglio. Purtroppo l’incontro tra il Partito Socialista e il PD non ha dato  alcun esito positivo. Chiedendo al PS di entrare nelle liste del PD, e di fatto  con la conseguente cancellazione del Partito Socialista,  si è chiuso il confronto. Nell’incontro  non c’è stata alcuna discussione, di alcun genere, sui contenuti  programmatici.  E’ stata posta  invece  una pregiudiziale politica  inspiegabile. La decisione assunta dal gruppo dirigente del PD segna nella vita  politica italiana un cambiamento profondo, rompendo alleanze politiche che  avevano portato al governo dell’Italia, per la prima volta nella storia  repubblicana, tutte le forze del centrosinistra. Queste scelte sono destinate ad  avere profonde ripercussioni su tutto il sistema politico italiano e produrre  instabilità nelle Regioni, nelle Province, e nei Comuni. Il Partito Socialista  si presenterà alle prossime elezioni politiche con il proprio simbolo, le  proprie liste e chiederà il voto alle elettrici e agli elettori sulla base dei  propri programmi, ispirati al progetto di riforme democratiche, economiche,  sociali e civili del PSE”. 



Ci hanno solo fatto perdere tempo. Adesso un passo avanti. Con Giampaolo Sbarra ci saremo anche noi. In prima fila.
10 febbraio, 2008, 11:18 am
Filed under: bruno martellone, Elezioni comunali, partito socialista, Sbarra, treviso, Treviso 2008

Prometto che d’ora in poi se potrò dire la mia, sarà solo per parlare di problemi delle famiglie trevigiane e di proposte per la città. Non posso tuttavia sottrarmi al dovere di intervenire l’ultima volta su liste e schieramenti per le prossime comunali. Dunque è ufficiale: andremo tutti in ordine sparso. E questo a me pare, a Treviso, solo un regalo a Gobbo e Gentilini. Di questa folle deriva del Centrosinistra non siamo noi i responsabili. Finché c’era un “tavolo” dell’Unione, ci siamo stati, sanche se sapevamo che per vincere non basta mettere insieme i partiti del Centrosinistra. Vincere si può a Treviso se,  messi da parte divisioni e vecchi riti delle segreterie, si fa un patto direttamente coi cittadini. Se anzitutto si ascolta quello che hanno da dire. Per questo volevamo le primarie. Quelle vere dove sono gli elettori a decidere. Ma questo, evidentemente, per qualcuno era un rischio troppo forte. Nessuno può rimproverarci di non averci provato e riprovato, con pazienza infinita, senso di responsabilità, disponibilità. Due settimane fa l’ultimo tentativo. L’abbiamo fatto in pubblico e per iscritto, allargando l’appello a chiunque escludesse accordi con la Lega. Proponendo un patto per l’alternativa in tre punti: 1) un’assemblea pubblica per ascoltare categorie, associazioni, comitati, chiunque abbia qualcosa da dire sui problemi della città 2) un programma comune sottoscritto dai partiti e dalle liste 3) le primarie per scegliere il candidato sindaco. Così hanno fatto a Vicenza meno di un mese fa. Così si poteva fare anche per Treviso. Qualcuno è venuto, forse per cortesia. Qualcuno è stato mandato ad osservare. Qualcun altro nemmeno ha risposto. Comunque è bene si sappia: la miseria a cui i partiti del centrosinistra a Treviso oggi sono ridotti ha un padre – il Partito Democratico – e una madre – la Sinistra Comunista – ben precisi. Ci hanno fatto solo perdere tempo! Adesso basta. E’ ora di fare un passo avanti e procedere spediti. Ci rivolgiamo direttamente agli elettori. A quelli che hanno sempre votato per il centrosinistra, ma oggi non ci stanno a ridurre tutto ad una avvilente “conta” tra Partito democratico e Sinistra comunista. A quelli che forse in passato hanno votato Gobbo e Gentilini, ma oggi pensano che dopo quindici anni il sistema di potere leghista è il tappo che impedisce alla città di crescere e di rinnovarsi. Ai cittadini ai quali non interessa mandare in consiglio comunale questo o quel “politico”, magari travestito da “civico”, ma vogliono un’amministrazione diversa che li ascolti senza arroganza e non li faccia più vergognare di essere trevigiani. Proporremo a chi ci sta un progetto per una Treviso più aperta e più europea. Un programma per liberare la città dalla ragnatela del sistema di potere leghista. Sosterremo Giampaolo Sbarra, non solo perché di quel sistema è stato in questi anni il critico più lucido, efficace e disinteressato, ma perché non è arrogante e sa ascoltare e sa quali sono le risposte giuste alle domande di una città che non è più quella di 15 anni fa e vuole andare avanti. E stavolta, ci saremo anche noi, con le nostre proposte, le nostre candidate e i nostri candidati. In prima fila.

Treviso, 10 febbraio 2008                                    

Bruno Martellone – Costituente per il partito socialista



lunedì 11 febbraio ore 18 a Treviso. libere chiese in libero stato
4 febbraio, 2008, 7:27 PM
Filed under: bruno martellone, laicità, treviso

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