TREVISOLAICA che ovviamente è una Treviso PIU’ Europa, con (speriamo) più laici, più socialisti, più liberali, più radicali…


Domenica 30 marzo ore 17 – Comizio Intini e Sbarra

  DOMENICA  30 marzo, ore 17 – PIAZZA DEI SIGNORI TREVISO

COMIZIO CON

UGO INTINI

Viceministro degli esteri – capolista socialista Camera Veneto 2

GIAMPAOLO SBARRA

candidato a Sindaco di Treviso “Treviso più Europa”

Con la presenza dei Candidati socialisti alla Camera ed al Senato



BRUNO MARTELLONE. VISTO DI PROFILO.

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La mia vita privata.

Sono nato a Treviso 48 anni fa. Vengo da una famiglia di piccola borghesia cittadina. Mia madre, figlia di un rappresentante di commercio, repubblicano bergamino, veniva da Serravalle di Vittorio Veneto e insegnava lettere alle medie “Serena”. Mio padre, figlio di un funzionario dello Stato, giunto da bambino nella Marca dall’Italia Meridionale, partigiano a vent’anni nelle formazioni “Giustizia e libertà”, è stato avvocato per oltre mezzo secolo.

Ho vissuto sempre coi miei genitori, che sono mancati da poco. Ora vivo da single con un gattino persiano e abito a San Giuseppe, in via Preti 13. Sono considerato da sempre un buon partito, ma non mi sono (finora) sposato e non ho figli. Ho due nipotini, Giacomo e Andrea, i figli mio fratello Ugo, ai quali sono molto affezionato. Sono appassionato di lirica e fumo la pipa.

Formazione, studi ed attività professionale.

Ho studiato al Liceo Canova di Treviso. Dopo la laurea in Giurisprudenza all’Università di Bologna, finito il servizio militare (caporale del “genio guastatori” nella brigata “Garibaldi” e non con gli alpini, a differenza di Sbarra), per qualche anno ho insegnato diritto ed economia in alcuni istituti superiori della città e della provincia. Dal 1989 faccio l’avvocato con studio a Treviso e sono iscritto all’Albo dei Cassazionisti.  

Da vent’anni mi occupo dei problemi legali riguardanti i lavoratori stranieri e le loro famiglie e mi sono specializzato in diritto dell’immigrazione e dell’asilo, studiando all’Università di Firenze e all’Université Libre di Bruxelles e conseguendo un Master presso l’Università di Venezia.

Ho collaborato con molti enti pubblici e privati, tra i quali ANCI Veneto, Regione Toscana, CGIL Veneto, Provincia di Treviso, USL 9 Treviso, USL 22 Verona, Comuni di Venezia, Conegliano, Feltre, Cordenons, Mogliano, ecc… Mi occupo anche di formazione organizzando corsi e tenendo lezioni e conferenze sui problemi dell’immigrazione e degli stranieri in tutt’Italia. In questa materia ho pubblicato numerosi articoli e studi, in particolare per la Guida Normativa per gli Enti locali; nel 2000 è uscito un mio manuale che ha avuto una discreta diffusione (“Immigrazione, Ingresso e soggiorno dei cittadini extracomunitari in Italia”) ed uno esce in questi giorni (“Il nuovo diritto degli stranieri”) che spero abbia la stessa fortuna.

Vita pubblica e politica

La passione politica è un vizio preso da piccolo. Al liceo Canova, dove per anni sono stato rappresentante degli studenti nel Consiglio d’istituto, le mia prima “palestra civile”.  Sono stato anche eletto rappresentante degli studenti nel Consiglio scolastico distrettuale. Negli anni dell’università sono stato segretario provinciale e membro del Comitato Centrale della Federazione Giovanile Socialista. Di quel periodo ricordo in particolare l’impegno di solidarietà concreta e un po’ rischiosa per operai ed intellettuali del dissenso polacco e cecoslovacco. Non era facile, in quegli anni a cavallo tra i 70 e gli 80, essere socialista e liberale. E, a pensarci bene, non lo è nemmeno oggi. Non ho vissuto invece la politica degli anni 80, quella del pentapartito e di Craxi, preferendo laurearmi e imparare un mestiere. Dopo una forzata astinenza durata un intero decennio, ho ripreso a “mangiare” politica all’epoca dei referendum elettorali del 92, aderendo al piccolo ma battagliero movimento di Alleanza Democratica.

Nel 1994 dopo aver partecipato all’esperienza del “Cantiere” promosso da Domenico Lucani, sono stato eletto consigliere comunale come indipendente nella lista “Progressisti per Treviso” e sono stato membro della commissione statuto e della prima commissione consiliare (bilancio e affari generali). Delle tante battaglie fatte in consiglio comunale con i progressisti mi piace ricordare quelle per la trasparenza del bilancio del Comune, per la riorganizzazione della pianta organica del personale, per l’attuazione degli istituti di partecipazione previsti dallo Statuto e per la difesa del Teatro comunale. Fuori del consiglio comunale ricordo la campagna elettorale nel 1996 per l’elezione alla Camera di Adriana Vigneri e le battaglie “anti-secessione” con l’associazione “Veneti Italiani Europei”.

Sono stato anche consigliere della circoscrizione A (centro storico) e della circoscrizione D (S.Giuseppe, Monigo, S. Angelo e Canizzano) per due legislature.

Ho aderito ai Democratici di Sinistra in occasione del loro I° congresso nel 2000 (quando ai piedi della quercia la falce e martello fu sostituita dalla rosa del socialismo europeo) e sono stato eletto Presidente della Direzione Provinciale del Partito. Dai DS sono uscito nel 2003 assieme ad  alcuni militanti trevigiani della componente riformista, tra i quali Giampaolo Sbarra, per dissensi con la segreteria provinciale e regionale del partito. Ho continuato ad interessarmi dei problemi della città nel gruppo “Oggiperdomani”. Sono sempre stato attivo nell’associazionismo, in particolare quello che si occupa di immigrazione. Sono stato presidente del Coordinamento Fratelli d’Italia. Sono presidente dell’Osservatorio Giuridico sull’Immigrazione e dell’associazione Hospes Studi e Ricerche e socio dell’Associazione di Studi Giuridici sull’Immigrazione.

Nel 2006 ho seguito con entusiasmo l’esperienza della Rosa nel pugno, aderendo, assieme ad altri compagni trevigiani all’Associazione Per la Rosa nel Pugno, promossa da Lanfranco Turci e quindi alla Costituente per il Partito socialista di cui sono coordinatore per la città di Treviso. Mi sono iscritto al rinato Partito socialista, tessera di adesione n. 21485. Sostengo la candidatura a sindaco di Giampaolo Sbarra. Mi candido per l’elezione al Consiglio comunale di Treviso come n. 2 nella lista “Treviso Più Europa”, subito dopo Paolo Ravasin, nostro capolista, malato di SLA. Quando posso e senza alcuna sistematicità raccolgo riflessioni e spunti sulla politica e sui problemi della mia città, nel mio blog politico il cui indirizzo è https://trevisolaica.wordpress.com/ .

Sono laico, liberale, radicale, socialista. Invertendo i fattori, il prodotto non cambia.



RICORDANDO MARCO BIAGI
14 marzo, 2008, 11:33 PM
Filed under: bruno martellone, partito socialista

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Io lo ricordo assistente universitario a Bologna all’esame di diritto del lavoro. Esame preparato in fretta e male, da passare nel modo più indolore all’ultimo appello di luglio, per poi andare in vacanza e dimenticare tutto. E invece lui me lo ricordo, serio, ma umano con gli studenti, di poche parole, ma molto rispettato. Non so perchè, ma si capiva che era già Maestro. Quanto avremmo imparato molto da lui se lo avessimo difeso c0me uno dei migliori di noi!



ELEZIONI/TURCI: PORTIAMO IN CAMPAGNA ELETTORALE GLI IMMIGRATI CLANDESTINI.
12 marzo, 2008, 10:32 PM
Filed under: partito socialista
“In questa campagna elettorale si parla di immigrati solo per evocare violenze, paura e repressione. In cambio – afferma il socialista Lanfranco Turci – si fa molta propaganda a buon mercato sul sostegno alle famiglie. Ebbene in Italia ci sono 270.000 famiglie che si sono  autodenunciate al Ministero degli Interni chiedendo la regolarizzazione delle badanti e delle collaboratrici domestiche extracomunitarie che le assistono quotidianamente lavorando in condizioni di clandestinità. Nei giorni scorsi una badante moldava Victoria Gojan di 28 anni  è stata  arrestata a Venezia, dopo avere salvato dall’avvelenamento da ossido di carbonio la signora ottantenne che assisteva.  Occorre uscire  da questa situazione di ipocrisia e di illegalità. Chiediamo – prosegue Turci –  di adottare urgentemente un nuovo decreto sui flussi migratori che consenta di mettere in regola le famiglie italiane ed i loro collaboratori stranieri, che non sono in Italia per delinquere , ma per aiutare  tante persone in difficoltà, soprattutto anziani e non autosufficienti. Lo Stato per questo non deve spendere un euro, anzi incasserà centinaia di milioni di euro attraverso le entrate fiscali e i contributi previdenziali che deriveranno dalla emersione di questo lavoro nero”.


CAMPIDOGLIO: GRILLINI, CANDIDATO PER IL PARTITO SOCIALISTA
8 marzo, 2008, 12:03 am
Filed under: laicità, partito socialista
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(AGI) – Roma, 7 mar. – “Non e’ possibile lasciare ai romani la sola possibilita’ di scelta tra un candidato papista e uno dei clericofascisti. Noi non vogliamo che Roma sia governata dalla destra, la peggiore destra in Italia, ma vogliamo riportare i temi del socialismo e della laicita’ a Roma e quindi in Italia”. Cosi’ Franco Grillini ha annunciato ufficialmente la sua candidatura a sindaco di Roma e, nel farlo, ha spiegato che “la decisione e’ arrivata dopo il rifiuto e la discriminazione inspiegabili e inspiegati che il Pd ha fatto nei confronti del Partito Socialista”. Per l’annuncio dell’inizio della corsa al Campidoglio, la sede prescelta e’ stata quella della ‘casa’ storica del Partito Socialista a Roma, i locali del civico 26 di piazza San Lorenzo in Lucina.

Accanto al candidato siedono i maggiorenti del Partito Socialista: il vicepresidente del Senato Gavino Angius, il presidente del partito Enrico Boselli, il segretario romano Atlantide Di Tommaso e Alberto Benzoni, gia’ vicesindaco con Luigi Petroselli. E’ il candidato del Pd, Francesco Rutelli il primo bersaglio di Grillini: “E’ stato protagonista della spinta anti socialista nel Pd – spiega – e Rutelli e’ stato il sindaco che nel 2000 ritiro’ il patrocinio al World Pride”. Continua, il candidato, a citare i passaggi che, a suo dire, rendono impraticabile la strada di un apparentamento tra socialisti e Pd, dal referendum sulla legge 40 al muro contro muro che, in Campidoglio, il Pd ha opposto al Registro delle unioni civili. Enrico Boselli ricorda di essere “rimasto colpito dalla decisione che Walter Veltroni prese due mesi fa quando, alleandosi con la destra, impedi’ l’istituzione del Registro delle unioni civili, lasciando in questo modo 60 mila coppie romane prive di diritti. I sindaci socialisti di Parigi e Londra si sarebbero vergognati”.

Di fronte a questo precedente il presidente dei socialisti sente di poter dire che “da sindaco Rutelli fara’ anche di peggio. Per questa ragione penso sia giusto scendere in campo”.



Lettera aperta al PD trevigiano. Il nostro appello: perché, non scegliete l’uomo oggi nella condizione migliore per costruire la più larga convergenza di forze alternative alla Lega?
Cari amici del PD,
A 40 giorni dalle elezioni non si sa ancora chi è il vostro candidato Sindaco per Treviso. Essendo anche noi, come tutti, interessati a cosa deciderete venerdì prossimo nella vostra direzione cittadina, vorremmo dare pubblicamente, anche se da “esterni”, un contributo al vostro dibattito.
Le posizioni a confronto sembrano due. La prima, prevalente soprattutto tra gli ex della Margherita, accetta di candidare Franco Rosi (non iscritto al PD) alle condizioni che lui vi pone, ossia 1) restare “esterno” al PD, 2) non rinunciare alla “sua” lista civica. La seconda posizione, prevalente tra gli ex DS, propone che il PD vada alle elezioni comunali con una candidatura “di bandiera”. Chi vuole l’alleanza con Rosi sostiene che solo così si potrebbero conquistare anche consensi moderati, mentre i voti persi a sinistra tornerebbero comunque a casa in caso di ballottaggio (se ci sarà). Chi sostiene la candidatura “di bandiera”, punta sul “traino” delle elezioni politiche nazionali, e comunque, anche in caso (non improbabile) di sconfitta sulla garanzia di un gruppo consigliare di sicura fede PD, del quale il nuovo partito ha bisogno per radicare a Treviso il suo progetto politico ed il nuovo gruppo dirigente.
In realtà entrambe le ipotesi sono deboli e rischiose, soprattutto per voi del PD. Con la candidatura di Rosi, alle condizioni da lui poste, non solo si accetta la leadership di un “esterno” (ciò che non pare propriamente in linea con la vocazione “maggioritaria” del nuovo partito), mentre è tutto da dimostrare che si prendono i voti dei moderati. E’ sicuro invece che ci saranno elettori del PD che preferiranno la lista “amica” di Rosi (peraltro composta da brave persone che già votavano perlopiù DS o margherita) e la lista “di partito” perderà voti stante la quasi perfetta sovrapponibilità dei rispettivi elettorati. Contemporaneamente, soprattutto tra gli elettori ex-DS, qualcuno si sentirà libero di preferire, magari facendo uso del voto disgiunto, un candidato come Sbarra, meno sbilanciato verso l’area moderata  ed anche più coerente nell’opposizione alla Lega e più presente sulle questioni che riguardano il governo della città. Con una candidatura “di bandiera”, forse la lista del PD perde meno voti, ma certo si evidenzia l’isolamento di un partito che a Treviso già parte con una base elettorale debole (vedi i sondaggi ed i risultati in città di DS + Margherita in tutte le elezioni precedenti), insidiata da ogni lato, ma con lo svantaggio di far mandare nella mischia un candidato “last minute” (e chi?) contro chi è in campo da tempo. E soprattutto: siete sicuri che basti il “traino” della proposta nazionale per compensare l’invisibilità in questi anni della vostra iniziativa sulle tematiche locali?
Noi pensiamo ancora, nonostante tutto, che il centrosinistra di cui siete parte essenziale abbia la responsabilità di indicare una proposta seria per evitare che dopo 13 anni di monocolore leghista, questa città sia governata da Gobbo e Gentilini per altri 5 anni.
Vi chiediamo allora amici del PD un colpo d’ala, un gesto di coraggio e di intelligenza politica. Perché, se un “esterno” come candidato sindaco per voi non è più un tabù, non considerate, solo per un minuto, la proposta di convergere su Giampaolo Sbarra? Non vedete come, facendo voi questa scelta, tutto si rimetterebbe subito in moto, consentendo la costituzione di una fortissima coalizione, da Rosi alla Sinistra arcobaleno, dai molti scontenti del centrodestra e del centrosinistra ai comitati ed alle aggregazioni civiche che vogliono voltar pagina seriamente e che già si stanno pronunciando (come ha già fatto Un’altra Treviso) per Sbarra? Ne avreste anche voi un vantaggio, ponendovi coraggiosamente al centro di quest’aggregazione, come elemento di unità e non di arroccamento o divisione, rafforzandone la componente riformista oggi dispersa, uscendo dall’isolamento e, per una volta, lasciandovi alle spalle vecchie logiche di bottega alle quali dobbiamo tutti rinunciare. Finora su Sbarra avete taciuto. Ci sono preclusioni sulla sua persona? Diteci almeno perché? E comunque pensateci. Il tempo è quasi scaduto.  
Bruno Martellone         – Partito Socialista,
Luigi Calesso               – Un’altra Treviso
Raffaele Ferraro           – Veneto Radicale


IMMIGRATI: TURCI (PS): PERCHE’ NON REGOLARIZZARE CHI GIA’ LAVORA?
29 febbraio, 2008, 10:11 PM
Filed under: partito socialista

Berlusconi rilancia la caccia agli immigrati clandestini – dichiara l’esponente socialista Lanfranco Turci – ma in Italia ci sono 480 mila cittadini stranieri che lavorano stabilmente, anche se in nero, presso 272 mila famiglie e decine di migliaia di imprese. I loro nomi sono già registrati presso il Ministero degli interni. Che facciamo? Li regolarizziamo portandoli alla luce del sole e riscuotendo 2,5 miliardi di euro di tasse e contributi previdenziali per lo Stato e l’INPS, oppure li ricacciamo a mare, mandando contemporaneamente sotto processo almeno 300 mila cittadini italiani che ne hanno richiesto la regolarizzazione?



Le ragioni dei socialisti. Dieci cose da chiarire subito (Mauro Del Bue)
29 febbraio, 2008, 10:03 PM
Filed under: partito socialista

ps.jpgCosì scrive oggi Mauro Del Bue:

Lo dico ai compagni e agli elettori. Trasmetto dieci punti come proposta di chiarimento sulle nostre chiare ragioni1) I socialisti sono autonomi non perché il Pd di Veltroni li ha rifiutati. I socialisti vanno da soli perchè hanno rifiutato i posti nella lista del Pd.

2) I socialisti sono uniti. Quella del Ps è l’unica lista socialista. Per di più la lista dell’unico partito che senza riserve oggi e domani appartiene al socialismo europeo.

3) I socialisti sono laici, anzi sono l’unica lista laica e non dogmatica presentata alle elezioni. E faranno appello anche all’elettorato radicale perché le battaglie sui diritti civili non si possono combattere nel partito democratico che unisce la Bonino con la Binetti.

4) I socialisti sono riformisti, sono l’unica lista che ha presentato proposte sulla precarietà e la flessibilità nella sicurezza e si rifanno su questo al programma dei socialisti europei.

5) I socialisti sono garantisti, e ritengono che l’alleanza concessa a Di Pietro dal Pd sia una scelta contraria ai principi libertari, mentre la proposta presentata dal Ps in Parlamento sulla separazione delle carriere dei magistrati rappresenti una necessità democratica.

6) I socialisti sono europei, sono una lista che è conosciuta in Europa, e rappresenta la maggioranza relativa dei cittadini europei. Girda al imminente successo elettorale di Zapatero come ad una chanche importante per portare l’Europa in Italia e non l’Italia in America.

7) I socialisti sono un partito vero, e presentano una lista, contrariamente a quelle dell’Arcobaleno (che mette insieme comunisti, ecologisti massimalisti), a quelle, dalle identità ancor più confuse, del Pd e del Popolo delle libertà, che pone l’accento sul programma e sul progetto politico.

8) I socialisti sono contro il bipartitismo italiano di supporto, di Berlusconi e di Veltroni, che hanno deciso non di combattersi, e di fare appello a votarsi tra loro. E si presentano come alternativa al veltrusconismo nei programmi, nei metodi di fare politica, nelle finalità.

9) I socialisti hanno una storia. Contrariamente alle altre liste pluri-identitarie, formate sulla dimenticanza e sulla fumosità. Sono nati nel 1892 a Genova e vivranno anche dopo il 2008.

10) I socialisti hanno un futuro perché sono utili al Paese, sono utili al Parlamento italiano, perchè sono uniti, autonomi, laici, riformisti, garantisti, europei, perché sono un partito vero e non un’accozzaglia di tendenze contraddittorie, perchè hanno una storia e perchè hanno un futuro. In Europa come in Italia.
  



Il nostro socialismo è Giustizia e Libertà. Non possiamo arrenderci. Mai.
27 febbraio, 2008, 6:55 PM
Filed under: partito socialista


Un’altro sondaggio, ma non è per noi. Sbarra aveva già stravinto il precedente.

simbolo-sbarra.jpgLa tribuna ci riprova. Un’altro “sondaggio de noantri” fatto in casa, e – tanto per non essere “di parte” – è la “gggènte” a decidere. Ovviamente è deciso (dalla gente?) che tra gli “schieramenti reali” i socialisti non ci sono. E non vedo nemmeno Giampaolo Sbarra. Meglio così, che tra tante mezze tacche non credo ci avrebbe fatto gran figura. Lui comunque il precedente sondaggio della Tribuna l’aveva stravinto, prendendo da solo  quasi tanti voti quanti tutti gli altri candidati messi assieme. Per questo le primarie (quelle vere) non gliele hanno lasciate fare. Alle elezioni (quelle vere) comunque si vedrà.



PURIFICATIO SOCIALISTORUM
26 febbraio, 2008, 10:09 PM
Filed under: partito socialista


Grillini: siamo gli unici a esserci rivolti alle coppie di fatto senza ambiguità
26 febbraio, 2008, 7:44 PM
Filed under: partito socialista

 Sull'”Unità” di oggi a tutta pagina è pubblicata una inserzione dal titolo “Sono gay e sono incazzato” con il seguente testo: “…Guardami: non ti sembro il figlio di un dio minore? Nessun diritto né riconoscimenti. Turbo le loro coscienze. Non voglio più nascondermi”. Molto significativa e decisa è anche l’inserzione sui diritti delle coppie che recita: “All’Italia laica: coppie di fatto, di diritto e di libertà”. La natura laica e la battaglia sui diritti civili è riconosciuta dagli stessi omosessuali che in un sondaggio di Gay.it (il sito a cui accede mezzo milione di persone al mese), attribuisce al partito socialista il 5% delle intenzioni di voto. “Una buona partenza e di un’ottima base – afferma Grillini -che fa ben sperare che il fatidico quorum del 4% per il Partito socialista sia a portata di mano”.



Socialisti???!!! prrrr….(ma guai se s’incazzano)
25 febbraio, 2008, 5:17 PM
Filed under: partito socialista, Senza Categoria


Adozione per i single, battaglia di civiltà.
25 febbraio, 2008, 3:07 PM
Filed under: laicità, partito socialista, Senza Categoria

La proposta di Pia Locatelli dopo la decisione del Consiglio d’Europa

“La proposta del Consiglio d’Europa che stabilisce il diritto, anche per i single, ad adottare un minore, potrebbe e dovrebbe essere recepita anche in Italia”, sostiene l’europarlamentare Pia Locatelli, del Partito Socialista. “Sarebbe una importantissima battaglia di civiltà in favore dei tanti bambini che hanno diritto a crescere anche nell’ambito di una famiglia di tipo nuovo, mononucleare, così come stabilito in Europa già da tanti ordinamenti giuridici e poi ora anche da una decisione del Consiglio d’Europa”.



Libertà religiosa. Spini:tre impegni per la prossima legislatura
24 febbraio, 2008, 9:41 PM
Filed under: laicità, partito socialista
L’On.Valdo Spini è intervenuto ieri a Roma al convegno “La libertà religiosa alla luce dell’articolo 8 della Costituzione”, indetto dalla Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI) e dall’Associazione internazionale per la difesa della libertà religiosa (AIDLR). Nel suo intervento il parlamentare socialista ha indicato tre impegni precisi per la prossima legislatura, nell’ambito di una politica di attuazione della Costituzione nei rapporti Stato-Chiese. 1. Dare piena applicazione all’art.8 della Costituzione. Questo significa che il nuovo Governo deve presentare immediatamente in Parlamento le otto Intese firmate dalla Presidenza del Consiglio il 4 aprile del 2007. Due Intese modificano quelle vigenti con la Chiesa Evangelica e Metodista, e con la Chiesa Avventista. Sei sono nuove e sono state stipulate con la Chiesa apostolica (che è una delle confessioni pentecostali ); i mormoni; i testimoni di Geova; gli ortodossi della Sacra Arcidiocesi d’Italia ed Esarcato per l’Europa meridionale; l’Unione buddista italiana e l’Unione induista italiana. Si trattava in realtà di documenti già definiti da precedenti governi in precedenti legislature, alcuni dei quali, fatto molto positivo, escono dall’ambito chiese protestanti – ebrei, che ha contraddistinto le Intese finora vigenti. 2. Approvare la legge sulla libertà religiosa. Attualmente vige ancora in materia la legislazione del 1929 – 30 sui cosiddetti “ culti ammessi ” per quanto ne è rimasta in piedi dopo varie sentenze della Corte Costituzionale. Da circa un decennio il Parlamento cerca di arrivare ad una legge sulla libertà religiosa che attui in questa materia la Costituzione repubblicana. Personalmente ho ripresentato il testo “ Maselli ” sia nel 2001 che nel 2006. La legislatura che si è testé conclusa ne ha discusso in Commissione Affari Costituzionali della Camera, ed è arrivata alla definizione di un testo base, ma dopo la presentazione di circa mille emendamenti ad esso, se ne è sospesa la discussione e non se ne è fatto di nulla, intervenendo poi anche in questo caso lo scioglimento della Camera. Da troppe parti si è guardato alla discussione di questa proposta di legge come un’occasione per riproporre le paure che suscitano i progressi migratori e i contatti con fedi religiose diverse da quelle conosciute abitualmente , piuttosto che per affrontare con spirito costruttivo il problema dell’integrazione degli immigrati nel contesto del nostro ordinamento costituzionale e del nostro ordinamento giuridico. 3. Istituire una “Giornata dedicata alla libertà di coscienza, di religione e di pensiero”, collocandola il giorno 17 febbraio, data del primo atto di libertà religiosa nel nostro Paese, la concessione dei diritti civili ai Valdesi (17/02/1848), la definizione concepita per coinvolgere credenti e non credenti costituirà un momento di riflessione sull’affermazione della libertà religiosa in un mondo sempre più globalizzato, nonché di impegno per l’attuazione piena della Costituzione nel nostro Paese.


Riflessioni sul programma (n. 1). Salario minimo garantito? Si, ma chi lo paga?
19 febbraio, 2008, 8:38 PM
Filed under: partito socialista, treviso più europa

Gli ultimi anni di bipolarismo “all’italiana” ci hanno abituato, ancor più che in passato, a diffidare dei programmi elettorali. Una cautela più che giustificata, vista la fine ingloriosa sia del berlusconiano “patto con gli Italiani”, sia delle 280 “pagine gialle” di Prodi. Ma ora il superamento dei vecchi schieramenti, tanto ampi quanto disomogenei, dovrebbe favorire – così ci viene promesso a Roma come a Treviso – il confronto sui contenuti. Per questo attendevamo con interesse di conoscere le proposte di Veltroni sul governo dell’economia e della società italiana, approvate dalla Conferenza programmatica del PD (quanto alle proposte del PD per la nostra città l’unica certezza è che dovremo attendere a lungo). Nel complesso tuttavia ci sembra sia stata persa ancora una volta l’occasione per dare corpo a quella chiara prospettiva riformista di cui, soprattutto qui nel Nordest, si sente urgente bisogno. L’idea, per esempio, di finanziare il “salario minimo” per i precari col “tesoretto” è una pura trovata elettoralistica. Posto che ci sia (ma vedremo con la prossima trimestrale di cassa) è chiaro che l’extragettito tributario è una risorsa “una tantum” che non può finanziare un aumento della spesa corrente destinato a durare nel tempo. Meglio “restituire” quei soldi in forma di sgravio tributario o (perché no?) di erogazione “una tantum”. Ma meglio ancora usarli per arrivare al più presto alla parità di bilancio e recuperare, ma in modo permanente, un margine di manovra per interventi strutturali, anche e soprattutto sulla spesa sociale, che attualmente non ci possiamo permettere, ma che sono necessari per garantire categorie di lavoratori oggi privi di qualsiasi copertura. Ben diversa dall’idea del “salario minimo” garantito a tutti i “precari” è l’indennità di disoccupazione per i c.d. lavoratori atipici, introdotta a titolo sperimentale per due anni grazie ad un emendamento socialista all’ultima Finanziaria. Non mero assistenzialismo, ma un beneficio accordato a precise condizioni (svolgimento di un corso di riqualificazione professionale, disponibilità al ricollocamento, ecc…) e finanziato dal Fondo sociale europeo e quindi a costo zero per il bilancio dello Stato.

 



VENERDì 22 FEBBRAIO. LIBERI DI…AVERE UN FUTURO. INCONRO CON LANFRANCO TURCI A TREVISO

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Guerriglia da strada e da web (da “labouratorio.it”). Bravi ragazzi! Così!
19 febbraio, 2008, 12:54 PM
Filed under: partito socialista, Senza Categoria

lab10.jpgRiporto l’editoriale dell’ultimo numero di www.labouratorio.it rivistina online di un pugno di giovanotti “radicali e radiculi, liberalsocialisti e socialisti liberali, libberali e libbertari, libberisti e libberatici da soli” animati da Tommaso “Inoz” Ciuffoletti (c’è anche Mattia Panazzolo di Treviso, v. il suo blog http://macspk.wordpress.com).

“Non siamo spartani. Siamo senza patria. Non siamo guerrieri. Siamo diseredati. Non siamo violenti. Non abbiamo il fisico.
Non siamo neanche talmente stronzi da essere votati al sacrificio. E poi si sa, non c’è niente da vincere, ma nemmeno da perdere … e when you got nothin’/ you got nothin’ to lose.
Certo non perderemo la voglia di rompere le palle, di dare voce ad affinità e divergenze, di raccogliere sfide ed accogliere insulti.
Ci dicono casinari, ci dicono fancazzisti, ci dicono inconsistenti … e si sbagliano; loro di cui non dice niente nessuno.
Labouratorio si mette l’elmetto, calza gli stivali e la divisa. Si guarda allo specchio e trova che tutto sommato gli doni anche la tenuta da battaglia Rosa shocking.
Colori acidi e sguardo fisso. Sull’obiettivo. Rinnovarsi o perire? No, è passato di moda. E poi noi nuovi lo siamo, punto. Se poi periremo vedremo, ma ci piace giocare per vincere.
L’etica del sacrificio la lasciamo ai nobili. Noi siamo bastardi. Radicali e radiculi, liberalsocialisti e socialisti liberali, libberali e libbertari, libberisti e libberatici da soli.
Tizio, Caio, Silvio e Walter … c’importa una sega. Intanto serriamo le fila, affiliamo le armi e ci grattiamo i coglioni.
Fanculo caro Marco e sveglia caro Enrico. Labouratorio è in marcia. Una lunga marcia senza timonieri. Guerriglia da strada e da web. Felicità è la lotta … e come insegna il maestro di tutti noi, Luigi Tanfani, “dovunque andremo, saremo felici”.” (T.C.)



ELEZIONI/TURCI: IL PD CON DI PIETRO, I SOCIALISTI CON I LAICI E I LIBERALI.
13 febbraio, 2008, 10:41 PM
Filed under: partito socialista

“L’alleanza del PD con Di Pietro non è incredibile. E’ invece la conferma della profonda vocazione antisocialista del vertice del PD.
I Socialisti – afferma il socialista Lanfranco Turci – devono prendere atto definitivamente che il loro spazio non può essere né nel PD né nella Cosa Rossa. Pur di fronte a una legge elettorale iniqua dobbiamo concentrare ogni sforzo per una presenza autonoma alle prossime elezioni, aperta a tutte le forze laiche, liberaldemocratiche e radicali, presentando una lista e un programma qualificati e innovativi con uno sguardo che sappia guardare oltre la stessa scadenza del 13 e 14 aprile”.



ELEZIONI/TURCI: IL PD CON DI PIETRO, I SOCIALISTI CON I LAICI E I LIBERALI.
13 febbraio, 2008, 10:40 PM
Filed under: partito socialista

“L’alleanza del PD con Di Pietro non è incredibile. E’ invece la conferma della profonda vocazione antisocialista del vertice del PD. I Socialisti – afferma il socialista Lanfranco Turci – devono prendere atto definitivamente che il loro spazio non può essere né nel PD né nella Cosa Rossa. Pur di fronte a una legge elettorale iniqua dobbiamo concentrare ogni sforzo per una presenza autonoma alle prossime elezioni, aperta a tutte le forze laiche, liberaldemocratiche e radicali, presentando una lista e un programma qualificati e innovativi con uno sguardo che sappia guardare oltre la stessa scadenza del 13 e 14 aprile”.