TREVISOLAICA che ovviamente è una Treviso PIU’ Europa, con (speriamo) più laici, più socialisti, più liberali, più radicali…


Un’altra Treviso entra nella Lista di Sbarra. L’intervista a Radio Veneto Uno
29 febbraio, 2008, 11:02 PM
Filed under: diario dell'avventura, Elezioni comunali, Sbarra, treviso, treviso più europa
sbarra.jpg per l’intervista a Radio Veneto Uno di Sbarra e Calesso clicca su:
http://www.radiovenetouno.it/notizie/player.asp?url=http://85.36.103.180/wwwfiles/ALTRO/SERVIZI/SBARRA_CALESSO.mp3&titolo=COMUNALI


IMMIGRATI: TURCI (PS): PERCHE’ NON REGOLARIZZARE CHI GIA’ LAVORA?
29 febbraio, 2008, 10:11 PM
Filed under: partito socialista

Berlusconi rilancia la caccia agli immigrati clandestini – dichiara l’esponente socialista Lanfranco Turci – ma in Italia ci sono 480 mila cittadini stranieri che lavorano stabilmente, anche se in nero, presso 272 mila famiglie e decine di migliaia di imprese. I loro nomi sono già registrati presso il Ministero degli interni. Che facciamo? Li regolarizziamo portandoli alla luce del sole e riscuotendo 2,5 miliardi di euro di tasse e contributi previdenziali per lo Stato e l’INPS, oppure li ricacciamo a mare, mandando contemporaneamente sotto processo almeno 300 mila cittadini italiani che ne hanno richiesto la regolarizzazione?



Le ragioni dei socialisti. Dieci cose da chiarire subito (Mauro Del Bue)
29 febbraio, 2008, 10:03 PM
Filed under: partito socialista

ps.jpgCosì scrive oggi Mauro Del Bue:

Lo dico ai compagni e agli elettori. Trasmetto dieci punti come proposta di chiarimento sulle nostre chiare ragioni1) I socialisti sono autonomi non perché il Pd di Veltroni li ha rifiutati. I socialisti vanno da soli perchè hanno rifiutato i posti nella lista del Pd.

2) I socialisti sono uniti. Quella del Ps è l’unica lista socialista. Per di più la lista dell’unico partito che senza riserve oggi e domani appartiene al socialismo europeo.

3) I socialisti sono laici, anzi sono l’unica lista laica e non dogmatica presentata alle elezioni. E faranno appello anche all’elettorato radicale perché le battaglie sui diritti civili non si possono combattere nel partito democratico che unisce la Bonino con la Binetti.

4) I socialisti sono riformisti, sono l’unica lista che ha presentato proposte sulla precarietà e la flessibilità nella sicurezza e si rifanno su questo al programma dei socialisti europei.

5) I socialisti sono garantisti, e ritengono che l’alleanza concessa a Di Pietro dal Pd sia una scelta contraria ai principi libertari, mentre la proposta presentata dal Ps in Parlamento sulla separazione delle carriere dei magistrati rappresenti una necessità democratica.

6) I socialisti sono europei, sono una lista che è conosciuta in Europa, e rappresenta la maggioranza relativa dei cittadini europei. Girda al imminente successo elettorale di Zapatero come ad una chanche importante per portare l’Europa in Italia e non l’Italia in America.

7) I socialisti sono un partito vero, e presentano una lista, contrariamente a quelle dell’Arcobaleno (che mette insieme comunisti, ecologisti massimalisti), a quelle, dalle identità ancor più confuse, del Pd e del Popolo delle libertà, che pone l’accento sul programma e sul progetto politico.

8) I socialisti sono contro il bipartitismo italiano di supporto, di Berlusconi e di Veltroni, che hanno deciso non di combattersi, e di fare appello a votarsi tra loro. E si presentano come alternativa al veltrusconismo nei programmi, nei metodi di fare politica, nelle finalità.

9) I socialisti hanno una storia. Contrariamente alle altre liste pluri-identitarie, formate sulla dimenticanza e sulla fumosità. Sono nati nel 1892 a Genova e vivranno anche dopo il 2008.

10) I socialisti hanno un futuro perché sono utili al Paese, sono utili al Parlamento italiano, perchè sono uniti, autonomi, laici, riformisti, garantisti, europei, perché sono un partito vero e non un’accozzaglia di tendenze contraddittorie, perchè hanno una storia e perchè hanno un futuro. In Europa come in Italia.
  



sonetto del raddrizzami e del correggimi
29 febbraio, 2008, 8:44 PM
Filed under: bruno martellone, cuore

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Ora che so che leggi il mio noiosissimo blog….

Raddrizzami correggimi potami
reidratami togli la sete innaffiami
fa’ fiorire il mio deserto irrorami
dissodami concimami fertilizzami
rendimi fecondo creativizzami
vivifica il mio cuore rinfrescami
l’anima ventilami respirami
dammi da mangiare allattami
nutri il mio corpo riempimi
vestimi truccami femminizzami
di rosso di giallo di blu coprimi
del colore dei tuoi occhi colorami
fammi uomo davvero amami
com’ero sono e sarò prendimi.


Da “Il Treviso” di oggi. Lista Sbarra: sono orgoglioso di esserci anch’io., con Sbarra, Ravasin, Calesso, Ferraro & C.

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L’ideale è tutto (o quasi)
28 febbraio, 2008, 10:28 PM
Filed under: bruno martellone, cuore, diario dell'avventura

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La morosa stasera mi ha detto che la vogliono nel circolo delle libertà. Il guaio è che lei era contenta, anzi, entusiasta. Sapevo che non eri dei nostri, amore mio, ma è dura! Comunque sappilo, tu se l’unica per la quale potrei abbandonare la lotta. A meno che…hai pensato ad una Grosse-koalition? Buonanotte, stellina.



Le “furbate” di Atalmi ed il “coma” del PD. Sbarra mette le cose a posto.

sbarra.jpgQuesto l’ho letto sul sito di Sbarra (www.treviso2008.it) :

L’appello all’unità di Atalmi e della Cosa Rossa?
Dimostra l’affanno dell’estrema sinistra e la confusione del centrosinistra.
Un progetto unitario non si inventa all’ultimo minuto, ma si costruisce in anni di lavoro.
E così, arrivati all’ultima settimana, una sinistra estrema in affanno propone ad un centrosinistra confuso una alleanza sulla base non di un programma di buongoverno, ma di un manifesto di intenti (Treviso città aperta), certamente nobile, ma non adeguato ai bisogni amministrativi di Treviso.
E’ evidente che più che una proposta politico-amministrativa, quello della Cosa Rossa è il tentativo di non restare col cerino della frammentazione in mano.
In effetti, dopo che per un anno e mezzo ha rifiutato ogni confronto costruttivo per elaborare un programma di governo condiviso e trovare un candidato sindaco unitario, oggi la Cosa Rossa porta una parte notevole della responsabilità per la frammentazione politica attuale. Ed è una responsabilità che condivide con il Partito Democratico. Dovrebbe avere il coraggio di farsene carico.
A questo punto, dopo che il PD e la Cosa Rossa hanno rifiutato il percorso delle primarie “vere” per creare una proposta di governo unitaria – senza mai proporre nulla di alternativo – non è più credibile un generico appello all’unità.
La verità è che Treviso, evidentemente, ha bisogno di un ricambio nel governo, ma anche nell’opposizione: chi in cinque anni di opposizione non è ruscito a collaborare per costruire un progetto alternativo unitario, forse dovrebbe avere il coraggio di riflettere apertamente sul proprio operato, lasciando da parte appelli demagogici.
Non con il moralismo, si batte le Lega, ma con la tenacia e la sfida sui problemi quotidiani: sicurezza, trasparenza, servizi sociali, tasse e tariffe, ambiente, cultura.
Qui si misura un progetto di buon governo per Treviso, non su slogans generici.
Nessuno più di me (e di noi di “Lista Sbarra – Treviso PIU’ Europa”), in questi mesi, si è messo in gioco con tenacia e coraggio nella ricerca di un progetto unitario; ma la mia-nostra proposta è stata osteggiata o ignorata dalle segreterie di partito (ed apprezzata dai cittadini).
Oggi aspettiamo proposte serie, non furbate dell’ultimo minuto. (giampaolo sbarra)



IL FLAGELLO LAICO DI PAOLA CORTELLESI. CITTADINI ATTENTI AL CONTAGIO!
28 febbraio, 2008, 7:42 PM
Filed under: laicità


TREVISO + EUROPA + UN’ALTRA TREVISO = LISTA SBARRA SI VINCE!
28 febbraio, 2008, 4:53 PM
Filed under: diario dell'avventura, Elezioni comunali, Sbarra, treviso, treviso più europa

simbolo-sbarra.jpgOggi altro punto a favore di Giampaolo Sbarra. Il Gruppo “Un’altra Treviso”, di Calesso & Mirra ha rinunciato a presentare l’ennesima lista civica ed ha scelto come proprio candidato sindaco il nostro Barack O’Sbarra. Ma di più! Ha deciso e richiesto di poter candidare alcuni suoi esponenti nella nostra lista dei magnifici di “Treviso PIU’ Europa”. Richiesta accolta! Dunque il cammino procede ed il segnale è di forza e di unità. Proprio mentre la stampa locale riferisce di divisioni interne al PD trevigiano e di polemiche con la sinistra comunista. Divisioni e polemiche, sia detto tra noi, assolutamente “politicistiche”, tutte incentrate su rapporti di forza tra gruppi autoreferenziali e non su questioni di sostanza. Del resto se PD e Sinistra Arcobaleno avessero voluto costruire una vera proposta politica si sarebbero rimbocati le maniche un’anno e mezzo fa, come ha fatto Barack O’Sbarra. Meglio così. Con la lista Sbarra vinceremo alla grande.



Non siamo rassegnati. Parliamo di diritti.
27 febbraio, 2008, 7:02 PM
Filed under: Senza Categoria

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Il nostro socialismo è Giustizia e Libertà. Non possiamo arrenderci. Mai.
27 febbraio, 2008, 6:55 PM
Filed under: partito socialista


Partito socialista. La compagna incazzata ci dà la carica (www.siamoincazzati.com)
27 febbraio, 2008, 12:18 PM
Filed under: Senza Categoria

donnaincazzata.jpg



Un’altro sondaggio, ma non è per noi. Sbarra aveva già stravinto il precedente.

simbolo-sbarra.jpgLa tribuna ci riprova. Un’altro “sondaggio de noantri” fatto in casa, e – tanto per non essere “di parte” – è la “gggènte” a decidere. Ovviamente è deciso (dalla gente?) che tra gli “schieramenti reali” i socialisti non ci sono. E non vedo nemmeno Giampaolo Sbarra. Meglio così, che tra tante mezze tacche non credo ci avrebbe fatto gran figura. Lui comunque il precedente sondaggio della Tribuna l’aveva stravinto, prendendo da solo  quasi tanti voti quanti tutti gli altri candidati messi assieme. Per questo le primarie (quelle vere) non gliele hanno lasciate fare. Alle elezioni (quelle vere) comunque si vedrà.



PURIFICATIO SOCIALISTORUM
26 febbraio, 2008, 10:09 PM
Filed under: partito socialista


Il simbolo della lista Sbarra. TrevisoPIU’Europa. E lo ha disegnato Oliviero Toscani!

simbolo-sbarra.jpg

senti l’intervista di Giampaolo Sbarra a Radio Veneto Uno (dove parla del perchè e e del percome del simbolo che gli ha regalato Oliviero Toscani) cliccando su: http://www.radiovenetouno.it/notizie/player.asp?url=http://85.36.103.180/wwwfiles/ALTRO/SERVIZI/SBARRA_TOSCANI.mp3&titolo=



Grillini: siamo gli unici a esserci rivolti alle coppie di fatto senza ambiguità
26 febbraio, 2008, 7:44 PM
Filed under: partito socialista

 Sull'”Unità” di oggi a tutta pagina è pubblicata una inserzione dal titolo “Sono gay e sono incazzato” con il seguente testo: “…Guardami: non ti sembro il figlio di un dio minore? Nessun diritto né riconoscimenti. Turbo le loro coscienze. Non voglio più nascondermi”. Molto significativa e decisa è anche l’inserzione sui diritti delle coppie che recita: “All’Italia laica: coppie di fatto, di diritto e di libertà”. La natura laica e la battaglia sui diritti civili è riconosciuta dagli stessi omosessuali che in un sondaggio di Gay.it (il sito a cui accede mezzo milione di persone al mese), attribuisce al partito socialista il 5% delle intenzioni di voto. “Una buona partenza e di un’ottima base – afferma Grillini -che fa ben sperare che il fatidico quorum del 4% per il Partito socialista sia a portata di mano”.



VENETOLIBERALE. SCIOPERO DEL VOTO PER LE POLITICHE (MA A TREVISO, CARI AMICI LIBERALI, IO V’INVITO: VOTATE SBARRA!)
26 febbraio, 2008, 9:48 am
Filed under: Elezioni comunali, laicità, Sbarra

Ricevo da Beppi Lamedica (che ringrazio) il documento che sotto riproduco. Beati voi, cari amici liberali, che potete  “astenervi”; per le elezioni comunali a Treviso, però, il sistema (ovviamente non è il migliore ma) è già maggioritario e una lista di riformatori laici, liberali, liberalsocialisti, radicali ci sarebbe: è la “lista Sbarra (TrevisoPIU’Europa). Qualcuno ci dà una mano? Caro Beppi(& amici) ti vuoi candidare con noi? pensa che divertimento! Se chi  finora ha votato centrosinistra o Gentilini-Lega ha voglia di cambiare, rischiamo perfino di vincere…

“La direzione di Veneto liberale, riunitasi a Castelfranco Veneto oggi 25 febbraio 2008,

preso atto della volontà di tutti i soggetti politici (dal Presidente della Repubblica, al Governo, ai parlamentari di tutti gli schieramenti) della volontà di impedire, per quest’anno, il voto sui referendum elettorali, così come di fatto è avvenuto;

preso atto della decisione di Marco Pannella di designare il PD, soggetto politico antiliberale, quale luogo ideale per l’approdo della tradizione politico-culturale che ha in Gobetti, nei fratelli Rosselli, in Salvemini ed in Ernesto Rossi gli epigoni, rinunciando così definitivamente al progetto di immettere nel Parlamento italiano una pattuglia di riformatori;

preso atto, perciò, della quasi sicura impossibilità della presenza di una lista, alla prossima consultazione elettorale nazionale, che avesse quale obiettivo primario, almeno, la riforma della legge elettorale in senso maggioritario;

preso atto che le forze politiche esistenti vorrebbero far credere ai cittadini che l’applicazione del “porcellum”, nella versione interpretata dal PdL e dal PD, è già la riforma elettorale auspicata dai riformatori;

preso atto che l’esito elettorale è già definito dalla nomina dei parlamentari operata dai partiti politici e dal probabile successo alla Camera da parte della coalizione Pdl – Lega – MPA e con possibile ingovernabilità del Senato (il che potrebbe aprire la strada ad un governo cosiddetto di “larghe intese”) che comunque garantirebbe l’immobilismo che ha prodotto l’attuale degrado;

si ritiene opportuno, in questa fase politica, ribadire la scelta dello sciopero del voto alle prossime consultazioni politiche quale manifestazione di non-collaborazione con un regime antiliberale, se non ancora illiberale, per sottrargli consensi con la finalità di indebolirlo sempre più, con la speranza del suo collasso;

ribadisce, inoltre, che la riforma della legge elettorale denominata “porcellum” consiste la precondizione di qualsiasi cambiamento, sottolineando che il referendum, promosso con la sottoscrizione di oltre 820.000 cittadini, è un appuntamento solo rimandato di un anno;

in questa ottica ci si impegna a sostenere un progetto complessivo di riforme che abbia come direzione necessaria la legge elettorale maggioritaria che recuperi, tra l’ altro, il rapporto tra elettori ed eletti con gli strumenti del collegio uninominale e delle primarie; inoltre si indica nella scelta immediata del Capo dell’ esecutivo, nella eliminazione del bicameralismo perfetto, nella drastica riduzione dei tentacoli della politica e del numero dei suoi «professionisti» a cominciare dal taglio dei parlamentari; nella riforma dei regolamenti parlamentari, ed in una legge sui partiti, che realizzi democrazia e trasparenza interna, oltre ad una seria riforma del finanziamento che eviti vergogne intollerabili le ulteriori priorità da immettere nell’agenda politica del paese;.

ribadisce, infine, la centralità dell’appuntamento del 2009 delle elezioni europee affinché, queste possano diventare l’occasione per il rilancio di una vera politica europea e non di una consultazione con finalità meramente nazionale;

in questa ottica ci si impegna a sostenere quella lista di riformatori che faccia riferimento ai liberali ed ai democratici europei (ELDR) che indicano, in occasione delle elezioni, un candidato a Presidente della Commissione europea, – e perché no, anche un Ministro europeo per la politica internazionale – “politicizzandole” e presentando un vero e proprio “programma di governo” per l’Unione.”



Il PD trevigiano è fuori linea. Nel resto d’Italia cerca di vincere le elezioni amministrative e fa le primarie. Qui corre (si fa per dire) per perdere.
25 febbraio, 2008, 7:57 PM
Filed under: Elezioni comunali, treviso

Ricevo da Stefano Dall’Agata (consigliere provinciale SD) che ringrazio anche per la documentazione che mi ha mandato:

“Mentre il PD trevigiano punta alla corsa solitaria, lancia messaggi  all’UDC e rifiuta il confronto con la sinistra, nel resto d’Italia il PD stringe accordi con l?intero centrosinistra per cercare di vincere le elezioni. Non solo a Roma, non solo in Sicilia, ma anche in una realtà vicina e simile a quella di Treviso come Vicenza. C’è anche un’altra analogia tra Treviso e Vicenza, in entrambe il coordinatore provinciale del PD è espressione della mozione Bindi, con la differenza che a Vicenza questo si vede, a Treviso no. E comunque è tutto il PD, cioè Veltroni in primis, che ha scelto la linea di correre da solo alle elezioni politiche e in accordo con gli alleati di centrosinistra. Lo ha confermato Piero Fassino, lo ha messo per iscritto in una circolare ai coordinatori provinciali e regionali il responsabile nazionale del Partito Democratico Andrea Causin. In definitiva, è il PD trevigiano che è fuori linea.” (Stefano Dall’Agata)



Socialisti???!!! prrrr….(ma guai se s’incazzano)
25 febbraio, 2008, 5:17 PM
Filed under: partito socialista, Senza Categoria


Nuovismo senza progetti. Un articolo di Giampaolo Sbarra, candidato sindaco di “Treviso PIU’ Europa”.
25 febbraio, 2008, 3:12 PM
Filed under: Elezioni comunali, Sbarra, treviso, Treviso 2008, treviso più europa
Tanti proclami di nuovismo, ma non si vedono né progetti né persone.

Poco prima dell’elezione del sindaco, come è già accaduto, Treviso si ritrova piena di replicanti di Bartali:”E’ tutto sbagliato, tutto da rifare”. E molti di quelli che per anni hanno taciuto, o si sono defilati in un isolamento dorato, o addirittura sono stati alla corte dei potenti e del governo locale oggi vengono ad insegnare come si dovrebbe fare.
E così si presentano sul palcoscenico nuovi “soggetti collettivi” (che non vogliono essere politici, ma si comportano esattamente come i politici) che in linea di massima ripetono ciò che si dice da anni, come se fosse una novità, a partire dalla necessità di rinnovare la classe dirigente.

Ebbene, voglio dire che il problema dell’immobilismo della politica lo vivo anch’io, che nella politica locale ci sono da anni, e non sono esente da responsabilità; questa, però, non è una questione che si risolve a proclami nell’ultimo mese prima delle elezioni, ma necessita di un lavoro paziente di elaborazione di progetti e formazione delle persone.

Oltre tutto, più volte ho cercato di mettere in evidenza che non si tratta solo di una questione politica, poiché la classe dirigente di una città è fatta anche di operatori economici, professionisti, intellettuali, dirigenti di associazioni di vario tipo.

Trovo velleitario (ma in molti casi è puramente demagogico, in alcuni casi addirittura una “furbata”) che alcune “anime belle” pretendano che in dirittura d’arrivo, appena prima delle elezioni, emergano le persone “nuove”, perché in realtà esse si troverebbero abbandonate a se stesse in un’arena senza regole (anzi peggio, con regole conosciute solo dai “soliti noti”).

Quando proposi le “elezioni primarie” – quelle vere, non quelle addomesticate che conosciamo in Italia – per giungere alle elezioni del 2008 (era il novembre del 2006) immaginavo proprio questo: un percorso condiviso per fare emergere idee e persone. In questo anno e mezzo non ho sentito molte voci di sostegno al riguardo, ma ho percepito tanta diffidenza e una ostentata indifferenza: sia nei partiti, sia nei “civici”, sia in quelli che oggi vogliono il rinnovamento.
E però, nessuno ha proposto un metodo alternativo, per giungere in modo aperto e trasparente ad un appuntamento che puòdavvero – ma solo se ben preparato – contribuire al rinnovamento del ceto politico.
Così siamo arrivati alle elezioni con il solito accordo-disaccordo tra segreterie di partito, con le quali segreterie trattano anche le sedicenti “liste civiche”, a dimostrazione, se fosse necessario, che i professionisti della politica utilizzano proprio tutti gli strumenti a disposizione.
Sia chiaro che non mi scandalizzo: conosco l’ambiente tanto da sapere che molti di quelli che oggi a parole reclamano il rinnovamento, in realtà sono pronti a praticare con spregiudicatezza il tatticismo tanto criticato dei politici. Si sa, infatti, che nel “gesuitismo italiano” i comportamenti sono buoni o cattivi non in sé, ma secondo chi li adotta.

In politica non mi piace il moralismo, preferisco la razionalità e la trasparenza, che consistono nel metodo.
Su questa base possiamo confrontare i progetti e fare spazio alle persone.
Noi di “Treviso PIU’ Europa” riteniamo di avere le carte in regola, e non ci tiriamo indietro: il progetto l’abbiamo reso pubblico con largo anticipo, le nostre idee programmatiche sono in internet a disposizione di tutti (e ho visto che più di qualcuno se ne è servito: bene così, le abbiamo messe là apposta); anche la mia attività di consigliere è in larga parte in internet. E ci siamo sempre messi in gioco, senza paracadute.
Anche la lista è aperta per chi vuole impegnarsi, ma quando la renderemo pubblica si vedrà che non aspettiamo consiglieri più o meno disinteressati per sapere che il ricambio è una necessità del governo, a Treviso, ma anche dell’opposizione. Che, nel suo complesso, non ha saputo né farsi carico della necessità di elaborare un progetto alternativo, né cogliere le occasione offerte.